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Letteratura: Testi; Poesie, Racconti, Canzoni, Massime
Alcuni testi a caso degli Autori del Passato:

Come il divo Alighier l'ingrata Flora Errar fea, per civil rabbia sanguigna, Pel suol, cui liberal natura infiora, Ove spesso il buon nasce e rado alligna, Esule egregio, narri: e Tu pur ora Duro esempio ne dai, Tu, cui maligna Sorte sospinse, e tiene incerto ancora In questa di gentili alme madrigna. Tal premj, Italia, i tuoi migliori, e poi Che pro se piangi, e il cener freddo ador ...
Scritto nel 1802
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8724 - Tipo: p

Così di ponte in ponte, altro parlando che la mia comedìa cantar non cura, venimmo; e tenavamo 'l colmo, quando restammo per veder l'altra fessura di Malebolge e li altri pianti vani; e vidila mirabilmente oscura. Quale ne l'arzanà de' Viniziani bolle l'inverno la tenace pece a rimpalmare i legni lor non sani, ché navicar non ponno - in quella vece chi fa suo legno novo e chi rist ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8590 - Tipo: p

Rapido fiume che d'alpestra vena rodendo intorno, onde 'l tuo nome prendi, notte et dí meco disioso scendi ov'Amor me, te sol Natura mena, vattene innanzi: il tuo corso non frena né stanchezza né sonno; et pria che rendi suo dritto al mar, fiso u' si mostri attendi l'erba piú verde, et l'aria piú serena. Ivi è quel nostro vivo et dolce sole, ch'addorna e 'nfiora la tua riva manca: ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8556 - Tipo: p

Diva di fonte umil, non d'altro ricca Che di pura onda e di minuto gregge, Te, come piacque al ciel, nato a le grandi De l'Eridano sponde, a questi ameni Cheti recessi e a tacit'ombre invito. Non feroci portenti o scogli immani Né pompa io vanto d'infinito flutto O di abitati pin; né imperioso Innalzo il corno, a le città soggette Signoreggiando le torrite fronti; Ma verdi colli e bianc ...
Scritto nel 1803
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8729 - Tipo: p

Le soleil, en l'azur d'un ciel pur et nouveau Dont le bleu printanier de lumière ruisselle, Monte royalement, et sa vaste étincelle Allume un feu de joie au fond des flaques d'eau. La neige amoncelée au toit luisant et haut, Où s'épand longuement la flamme universelle, S'affaisse, se dissout, et, parcelle à parcelle, Tombe et coule au trottoir qui la glisse au ruisseau. Alors, de sa b ...
Scritto nel 1910
On line da: sabato 9 ottobre 2010
Stato: 1 Cod: 8692 - Tipo: p

Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sí, che 'n te Sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole: ma non so 'ncominciar senza tu' aita, et di Colui ch'amando in te si pose. Invoco lei che ben sempre rispose, chi la chiamò con fede: Vergine, s'a mercede miseria extrema de l'humane cose già mai ti volse, al mio prego t'inchina, soccorri a la ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8567 - Tipo: p

Fiamma dal ciel su le tue treccie piova, malvagia, che dal fiume et da le ghiande per l'altrui impoverir se' ricca et grande, poi che di mal oprar tanto ti giova; nido di tradimenti, in cui si cova quanto mal per lo mondo oggi si spande, de vin serva, di lecti et di vivande, in cui Luxuria fa l'ultima prova. Per le camere tue fanciulle et vecchi vanno trescando, et Belzebub in mezzo ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8553 - Tipo: p

La Nature est un temple où de vivants piliers Laissent parfois sortir de confuses paroles; L'homme y passe à travers des forêts de symboles Qui l'observent avec des regards familiers. Comme de longs échos qui de loin se confondent Dans une ténébreuse et profonde unité, Vaste comme la nuit et comme la clarté, Les parfums, les couleurs et les sons se répondent. II est des parfums frais ...
Scritto nel 1857
On line da: domenica 5 settembre 2010
Stato: 1 Cod: 8680 - Tipo: p

In forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa che nel suo sangue Cristo fece sposa; ma l'altra, che volando vede e canta la gloria di colui che la 'nnamora e la bontà che la fece cotanta, sì come schiera d'ape che s'infiora una fiata e una si ritorna là dove suo laboro s'insapora, nel gran fior discendeva che s'addorna di tante foglie, e quindi risaliva là dove ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8667 - Tipo: p

Quand, les deux yeux fermés, en un soir chaud d'automne, Je respire l'odeur de ton sein chaleureux, Je vois se dérouler des rivages heureux Qu'éblouissent les feux d'un soleil monotone; Une île paresseuse où la nature donne Des arbres singuliers et des fruits savoureux; Des hommes dont le corps est mince et vigoureux, Et des femmes dont l'oeil par sa franchise étonne. Guidé par ton od ...
Scritto nel 1946
On line da: venerdì 15 luglio 2011
Stato: 1 Cod: 8705 - Tipo: p

Tra le nubi ecco il turchino cupo ed umido prevale: sale verso l'Apennino brontolando il temporale. Oh se il turbine cortese sovra l'ala aquilonar mi volesse al bel paese di Toscana trasportar! Non d'amici o di parenti là m'invita il cuore e il volto: chi m'arrise a i dí ridenti ora è savio od è sepolto. Né di viti né d'ulivi bel desio mi chiama là: fuggirei da' lieti cliv ...
Scritto nel 1874
On line da: venerdì 21 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8502 - Tipo: p

Spiran l'anima lieve Aure Sicane, E miri i flutti al tuo cammin più queti. Son di Scilla i latrati applausi or lieti, S'apre a naufragj altrui gole profane. Franger liquida morte all'acque insane Sappian di vele i corredati abeti, Che tu governi infra l'ondosa Teti, Posti i rischi in oblio, prora di lane Sia nave un pesce a Giona, e non offeso Fermi in lido sicuro il pié costante, C ...
Scritto nel 1670
On line da: lunedì 12 marzo 2012
Stato: 1 Cod: 8706 - Tipo: p

O insensata cura de' mortali, quanto son difettivi silogismi quei che ti fanno in basso batter l'ali! Chi dietro a iura e chi ad amforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare e chi civil negozio, chi nel diletto de la carne involto s'affaticava e chi si dava a l'ozio, quando, da tutte queste cose sciolto, con Bëatrice m'era suso ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8647 - Tipo: p

Donne ch'avete intelletto d'amore, i' vo' con voi de la mia donna dire, non perch'io creda sua laude finire, ma ragionar per isfogar la mente. Io dico che pensando il suo valore, Amor sì dolce mi si fa sentire, che s'io allora non perdessi ardire, farei parlando innamorar la gente. E io non vo' parlar sì altamente, ch'io divenisse per temenza vile; ma tratterò del suo stato gentile ...
Scritto nel 1293
On line da: giovedì 26 agosto 2010
Stato: 1 Cod: 8675 - Tipo: p

Se mai più che d'Euterpe il furor santo, E d'Erato il sospiro, o dolce madre, L'amaro ghigno di Talia mi piacque, Non è consiglio di maligno petto. Né del mio secol sozzo io già vorrei Rimescolar la fetida belletta, Se un raggio in terra di virtù vedessi, Cui sacrar la mia rima. A te sovente Così diss'io: ma poi che sospirando, Come si fa di cosa amata e tolta, Narrar t'udia di che virt ...
Scritto nel 1806
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8730 - Tipo: p

Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala. Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia; se non che l'arco suo più tosto piega. Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia. «Se qui per dimandar gente s'aspetta», ragionava il poeta, «io temo forse ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8616 - Tipo: p

«O tu che se' di là dal fiume sacro», volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m'era paruto acro, ricominciò, seguendo sanza cunta, «dì, dì se questo è vero; a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta». Era la mia virtù tanto confusa, che la voce si mosse, e pria si spense che da li organi suoi fosse dischiusa. Poco sofferse; poi disse: «Che pense? Rispo ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8634 - Tipo: p

Tutto annerò. Brillava, in alto in alto, il cielo azzurro. In via con me non c'eri, in lontananza, se non tu, Rio Salto. Io non t'udiva: udivo i cantonieri tuoi, le rane, gridar rauche l'arrivo d'acqua, sempre acqua, a maceri e poderi. Ricordavo. A' miei venti anni, mal vivo, pensai tramata anche per me la morte nel sangue. E, solo, a notte alta, venivo per questa via, dove ...
Scritto nel 1903
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8517 - Tipo: p

Se lamentar augelli, o verdi fronde mover soavemente a l'aura estiva, o roco mormorar di lucide onde s'ode d'una fiorita et fresca riva, là 'v'io seggia d'amor pensoso et scriva, lei che 'l ciel ne mostrò, terra n'asconde, veggio, et odo, et intendo ch'anchor viva di sí lontano a' sospir' miei risponde. "Deh, perché inanzi 'l tempo ti consume? - mi dice con pietate - a che pur versi ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8560 - Tipo: p

Il genere umano e, dal solo individuo in fuori, qualunque minima porzione di esso, si divide in due parti: gli uni usano prepotenza, e gli altri la soffrono. Né legge né forza alcuna, né progresso di filosofia né di civiltà potendo impedire che uomo nato o da nascere non sia o degli uni o degli altri, resta che chi può eleggere, elegga. Vero è che non tutti possono, né sempre. ...
Scritto nel 1832
On line da: martedì 16 ottobre 2007
Stato: 1 Cod: 8528 - Tipo: m

Era il giorno ch'al sol si scoloraro per la pietà del suo factore i rai, quando i' fui preso, et non me ne guardai, ché i be' vostr'occhi, donna, mi legaro. Tempo non mi parea da far riparo contra colpi d'Amor: però m'andai secur, senza sospetto; onde i miei guai nel commune dolor s'incominciaro. Trovommi Amor del tutto disarmato et aperta la via per gli occhi al core, che di lagrim ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8537 - Tipo: p

«Chi è costui che 'l nostro monte cerchia prima che morte li abbia dato il volo, e apre li occhi a sua voglia e coverchia?». «Non so chi sia, ma so ch'e' non è solo; domandal tu che più li t'avvicini, e dolcemente, sì che parli, acco'lo». Così due spirti, l'uno a l'altro chini, ragionavan di me ivi a man dritta; poi fer li visi, per dirmi, supini; e disse l'uno: «O anima che fitta ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8617 - Tipo: p

D'in su la vetta della torre antica, passero solitario, alla campagna cantando vai finché non more il giorno; ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno brilla nell'aria, e per li campi esulta, sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; gli altri augelli contenti, a gara insieme per lo libero ciel fan mille giri, pur festeggiando il lor ...
Scritto nel 1834
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8495 - Tipo: p

Vago augelletto che cantando vai, over piangendo, il tuo tempo passato, vedendoti la notte e 'l verno a lato e 'l dí dopo le spalle e i mesi gai, se, come i tuoi gravosi affanni sai, cosí sapessi il mio simile stato, verresti in grembo a questo sconsolato a partir seco i dolorosi guai. I' non so se le parti sarian pari, ché quella cui tu piangi è forse in vita, di ch'a me Morte e ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8565 - Tipo: p

Mentr' io dubbiava per lo viso spento, de la fulgida fiamma che lo spense uscì un spiro che mi fece attento, dicendo: «Intanto che tu ti risense de la vista che hai in me consunta, ben è che ragionando la compense. Comincia dunque; e dì ove s'appunta l'anima tua, e fa ragion che sia la vista in te smarrita e non defunta: perché la donna che per questa dia region ti conduce, ha ne ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8662 - Tipo: p

'Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, la somma sapienza e 'l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate'. Queste parole di colore oscuro vid' io scritte al sommo d'una porta; ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8572 - Tipo: p

In su l'estremità d'un'alta ripa che facevan gran pietre rotte in cerchio, venimmo sopra più crudele stipa; e quivi, per l'orribile soperchio del puzzo che 'l profondo abisso gitta, ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio d'un grand' avello, ov' io vidi una scritta che dicea: 'Anastasio papa guardo, lo qual trasse Fotin de la via dritta'. «Lo nostro scender conviene esser tardo, ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8580 - Tipo: p

Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell'onde del greco mar da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde l'inclito verso di colui che l'acque cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la s ...
Scritto nel 1803
On line da: domenica 23 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8504 - Tipo: p

Poi fummo dentro al soglio de la porta che 'l mal amor de l'anime disusa, perché fa parer dritta la via torta, sonando la senti' esser richiusa; e s'io avesse li occhi vòlti ad essa, qual fora stata al fallo degna scusa? Noi salavam per una pietra fessa, che si moveva e d'una e d'altra parte, sì come l'onda che fugge e s'appressa. «Qui si conviene usare un poco d'arte», cominciò ' ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8613 - Tipo: p

Contemplons ce trésor de grâces florentines; Dans l'ondulation de ce corps musculeux L'Elégance et la Force abondent, sœurs divines. Cette femme, morceau vraiment miraculeux, Divinement robuste, adorablement mince, Est faite pour trôner sur des lits somptueux Et charmer les loisirs d'un pontife ou d'un prince. - Aussi, vois ce souris fin et voluptueux Où la Fatuité promène son extase ; ...
Scritto nel 1857
On line da: venerdì 18 marzo 2011
Stato: 1 Cod: 8702 - Tipo: p

Ne l'ora che non può 'l calor diurno intepidar più 'l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno - quando i geomanti lor Maggior Fortuna veggiono in oriente, innanzi a l'alba, surger per via che poco le sta bruna -, mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, con le man monche, e di colore scialba. Io la mirava; e come 'l sol confort ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8622 - Tipo: p

Sì come quando i primi raggi vibra là dove il suo fattor lo sangue sparse, cadendo Ibero sotto l'alta Libra, e l'onde in Gange da nona riarse, sì stava il sole; onde 'l giorno sen giva, come l'angel di Dio lieto ci apparse. Fuor de la fiamma stava in su la riva, e cantava 'Beati mundo corde!' in voce assai più che la nostra viva. Poscia «Più non si va, se pria non morde, anime san ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8630 - Tipo: p

Perch'al viso d'Amor portava insegna, mosse una pellegrina il mio cor vano, ch'ogni altra mi parea d'onor men degna. Et lei seguendo su per l'erbe verdi, udí' dir alta voce di lontano: Ahi, quanti passi per la selva perdi! Allor mi strinsi a l'ombra d'un bel faggio, tutto pensoso; et rimirando intorno, vidi assai periglioso il mio viaggio; et tornai indietro quasi a mezzo 'l giorn ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8547 - Tipo: p

Mentre che li occhi per la fronda verde ficcava io sì come far suole chi dietro a li uccellin sua vita perde, lo più che padre mi dicea: «Figliuole, vienne oramai, ché 'l tempo che n'è imposto più utilmente compartir si vuole». Io volsi 'l viso, e 'l passo non men tosto, appresso i savi, che parlavan sìe, che l'andar mi facean di nullo costo. Ed ecco piangere e cantar s'udìe 'Labi ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8626 - Tipo: p

Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. Nelle crepe del suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano a sommo di minuscole biche. Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare m entre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi ...
Scritto nel 1925
On line da: mercoledì 6 maggio 2020
Stato: 1 Cod: 8890 - Tipo: p

I' vo piangendo i miei passati tempi i quai posi in amar cosa mortale, senza levarmi a volo, abbiend'io l'ale, per dar forse di me non bassi exempi. Tu che vedi i miei mali indegni et empi, Re del cielo invisibile immortale, soccorri a l'alma disviata et frale, e 'l suo defecto di tua gratia adempi: sí che, s'io vissi in guerra et in tempesta, mora in pace et in porto; et se la stan ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8566 - Tipo: p

Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca. Senti: una zana dondola pian piano. Un bimbo piange, il piccol dito in bocca; canta una vecchia, il mento sulla mano. La vecchia canta: Intorno al tuo lettino c'è rose e gigli, tutto un bel giardino. Nel bel giardino il bimbo s'addormenta. La neve fiocca lenta, lenta, lenta. ...
Scritto nel 1891
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8511 - Tipo: p

Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata!'. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra 'l fiume, andando su per la riva; e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando. Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei, quando le ripe igualmente ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8632 - Tipo: p

Mon coeur est maintenant ouverte comme une porte. Il vous attend, ma Bien-Aimée: y viendrez-vous? Que vous veniez aujourd'hui ou demain, peu m'importe! Le jour, lointain ou proche, en sera-t-il moins doux? Ce n'est point un vain mal que celui de l'attente! Il conserve nouveau le plus ancien désir. L'inattendu bonheur dont la venue enchante Passe; à peine en a-t-on su goûter le plaisir. ...
Scritto nel 1909
On line da: sabato 9 ottobre 2010
Stato: 1 Cod: 8684 - Tipo: p

Col pensier, con gli orecchi e con le ciglia I' era immerso in quell'altera vista, Come colui che tace e maraviglia; Qual dicon che de' Spirti in fra la lista, Stette mirando le magiche note Il furente di Patmo Evangelista. Quand'io vidi la Dea, che su l'immote Maladette sorelle il cocchio spinse, E su le infami cigolar le rote, Primamente un terror freddo mi strinse, Poi surse in ...
Scritto nel 1801
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8737 - Tipo: p

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte de l'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminato spazio di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvie ...
Scritto nel 1820
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8494 - Tipo: p

Intra due cibi, distanti e moventi d'un modo, prima si morria di fame, che liber' omo l'un recasse ai denti; sì si starebbe un agno intra due brame di fieri lupi, igualmente temendo; sì si starebbe un cane intra due dame: per che, s'i' mi tacea, me non riprendo, da li miei dubbi d'un modo sospinto, poi ch'era necessario, né commendo. Io mi tacea, ma 'l mio disir dipinto m'era nel ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8640 - Tipo: p

Solea creder lo mondo in suo periclo che la bella Ciprigna il folle amore raggiasse, volta nel terzo epiciclo; per che non pur a lei faceano onore di sacrificio e di votivo grido le genti antiche ne l'antico errore; ma Dione onoravano e Cupido, quella per madre sua, questo per figlio, e dicean ch'el sedette in grembo a Dido; e da costei ond' io principio piglio pigliavano il vocab ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8644 - Tipo: p

O tementi dell'ira ventura, Cheti e gravi oggi al tempio moviamo, Come gente che pensi a sventura, Che improvviso s'intese annunziar. Non s'aspetti di squilla il richiamo; Nol concede il mestissimo rito: Qual di donna che piange il marito, È la veste del vedovo altar. Cessan gl'inni e i misteri beati, Tra cui scende, per mistica via, Sotto l'ombra de' pani mutati, L'ostia viva di pace ...
Scritto nel 1821
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8748 - Tipo: p

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese. ...
Scritto nel 1891
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8507 - Tipo: p

Dans l'herbe noire Les Kobolds vont. Le vent profond Pleure, on veut croire. Quoi donc se sent? L'avoine siffle. Un buisson gifle L'oeil au passant. Plutôt des bouges Que des maisons. Quels horizons De forges rouges! On sent donc quoi? Des gares tonnent, Les yeux s'étonnent, Où Charleroi? Parfums sinistres! Qu'est-ce que c'est? Quoi bruissait Comme des ...
Scritto nel 1872
On line da: sabato 9 aprile 2011
Stato: 1 Cod: 8703 - Tipo: p

È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore. ...
Scritto nel 1832
On line da: martedì 16 ottobre 2007
Stato: 1 Cod: 8534 - Tipo: m

La concubina di Titone antico già s'imbiancava al balco d'oriente, fuor de le braccia del suo dolce amico; di gemme la sua fronte era lucente, poste in figura del freddo animale che con la coda percuote la gente; e la notte, de' passi con che sale, fatti avea due nel loco ov' eravamo, e 'l terzo già chinava in giuso l'ale; quand' io, che meco avea di quel d'Adamo, vinto dal sonno, ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8612 - Tipo: p

 

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