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Letteratura: Testi; Poesie, Racconti, Canzoni, Massime
Alcuni testi a caso degli Autori del Passato:

Poi fummo dentro al soglio de la porta che 'l mal amor de l'anime disusa, perché fa parer dritta la via torta, sonando la senti' esser richiusa; e s'io avesse li occhi vòlti ad essa, qual fora stata al fallo degna scusa? Noi salavam per una pietra fessa, che si moveva e d'una e d'altra parte, sì come l'onda che fugge e s'appressa. «Qui si conviene usare un poco d'arte», cominciò ' ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8613 - Tipo: p

Lorsque, par un décret des puissances suprêmes, Le Poète apparaît en ce monde ennuyé, Sa mère épouvantée et pleine de blasphèmes Crispe ses poings vers Dieu, qui la prend en pitié: - «Ah! que n'ai-je mis bas tout un noeud de vipères, Plutôt que de nourrir cette dérision! Maudite soit la nuit aux plaisirs éphémères Où mon ventre a conçu mon expiation! Puisque tu m'as choisie entre tout ...
Scritto nel 1859
On line da: venerdì 10 settembre 2010
Stato: 1 Cod: 8682 - Tipo: p

S'io avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco sovra 'l qual pontan tutte l'altre rocce, io premerei di mio concetto il suco più pienamente; ma perch' io non l'abbo, non sanza tema a dicer mi conduco; ché non è impresa da pigliare a gabbo discriver fondo a tutto l'universo, né da lingua che chiami mamma o babbo. Ma quelle donne aiutino il mio verso ch'aiut ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8601 - Tipo: p

O poca nostra nobiltà di sangue, se gloriar di te la gente fai qua giù dove l'affetto nostro langue, mirabil cosa non mi sarà mai: ché là dove appetito non si torce, dico nel cielo, io me ne gloriai. Ben se' tu manto che tosto raccorce: sì che, se non s'appon di dì in die, lo tempo va dintorno con le force. Dal 'voi' che prima a Roma s'offerie, in che la sua famiglia men persevra, ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8652 - Tipo: p

Un vate di gran lode Sul principio d'un'ode Piange il suo fior gentile E il suo vigor virile, E quando alcun s'aspetta Ch'egli invochi il Paletta Od altro di tal arte, Invoca Bonaparte. ...
Scritto nel 1799
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8722 - Tipo: p

Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Sonavan le quiete stanze, e le vie dintorno, al tuo perpetuo canto, allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi così m ...
Scritto nel 1828
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8492 - Tipo: p

Settembre, oggi veder vorrei l'azzurro del tuo cielo riempiere la bocca rotonda della maschera di pietra in cima alla colonna che si sfalda nei secoli, convolta dal rosaio che si sfoglia nell'ora, entro quel chiostro quadrato che di biondo travertino chiarisce il cotto delle antiche Terme. Forse d'Orfeo ragionerei con Erme sul margine del fonte ove i delfini reggon la tazza in su le c ...
Scritto nel 1093
On line da: martedì 19 marzo 2013
Stato: 1 Cod: 8712 - Tipo: p

Di nova pena mi conven far versi e dar matera al ventesimo canto de la prima canzon, ch'è d'i sommersi. Io era già disposto tutto quanto a riguardar ne lo scoperto fondo, che si bagnava d'angoscioso pianto; e vidi gente per lo vallon tondo venir, tacendo e lagrimando, al passo che fanno le letane in questo mondo. Come 'l viso mi scese in lor più basso, mirabilmente apparve esser t ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8589 - Tipo: p

Democrito, tu ridi e col tuo riso tutte le umane cose a scherno prendi e, sia del fato o mesto o lieto il viso, con lieto viso ogni accidente attendi. E tu col mento in sulla destra assiso piangi, Eraclito, e sempre al pianto intendi; forse che quanto è fra di noi diviso, lacrimosa tragedia esser comprendi. Ma siate pure al pianto o al riso intenti, che 'l riso e 'l pianto a me rasse ...
Scritto nel 1670
On line da: lunedì 12 marzo 2012
Stato: 1 Cod: 8707 - Tipo: p

Poi che sdegnato dai patrizi deschi Partissi Como, ed a la sua nemica Temperanza diè loco, a nove mense Bacco recando e la seguace Gioja E i rari augelli e i preziosi parti De la greggia di Proteo e i macri servi Del biondo nume, io, del bel numer uno, A la tua ricca mensa, o generoso Trimalcione, lo seguo, e a l'affollata Cena il mio ventre e la mia lira aggiungo. Ma che dirò che dal t ...
Scritto nel 1802
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8735 - Tipo: p

Al dir del Monti, Mascheron che muore È fiamma, pesce, augello, anima e fiore. ...
Scritto nel 1799
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8721 - Tipo: p

Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata!'. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra 'l fiume, andando su per la riva; e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando. Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei, quando le ripe igualmente ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8632 - Tipo: p

All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questa bella d'erbe famiglia e d'animali, e quando vaghe di lusinghe innanzi a me non danzeran l'ore future, né da te, dolce amico, udrò piú il verso e la mesta armonia che lo governa, né piú nel cor mi parlerà lo spirto delle vergini Muse e ...
Scritto nel 1807
On line da: venerdì 28 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8520 - Tipo: p

Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sí, che 'n te Sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole: ma non so 'ncominciar senza tu' aita, et di Colui ch'amando in te si pose. Invoco lei che ben sempre rispose, chi la chiamò con fede: Vergine, s'a mercede miseria extrema de l'humane cose già mai ti volse, al mio prego t'inchina, soccorri a la ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8567 - Tipo: p

Settembre, il tuo minor fratello Aprile fioriva le vestigia di San Marco a Capodistria, quando navigammo il patrio mare cui Trieste addenta co' i forti moli per tenace amore. Capodistria, succiso adriaco fiore! Io vidi nella loggia d'un palagio nidi di balestrucci appesi a travi fosche, tra mazzi penduli di sorbe. Cinericcio era il tempo, umido e dolco. Or laggiù, pel remaggio senza ...
Scritto nel 1903
On line da: martedì 19 marzo 2013
Stato: 1 Cod: 8715 - Tipo: p

Novo intatto sentier segnami, o Musa, Onde non stia tua fiamma in me sepolta. È forse a somma gloria ogni via chiusa, Che ancor non sia d'altri vestigj folta? Dante ha la tromba, e il cigno di Valchiusa La dolce lira; e dietro han turba molta. Flora ad Ascre agguagliosse; e Orobia incolta Emulò Smirna, e vinse Siracusa. Primo signor de l'italo coturno, Te vanta il secol nostro, e te ...
Scritto nel 1802
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8725 - Tipo: p

Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. Nelle crepe del suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano a sommo di minuscole biche. Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare m entre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi ...
Scritto nel 1925
On line da: mercoledì 6 maggio 2020
Stato: 1 Cod: 8890 - Tipo: p

O cameretta che già fosti un porto a le gravi tempeste mie diürne, fonte se' or di lagrime nocturne, che 'l dí celate per vergogna porto. O letticciuol che requie eri et conforto in tanti affanni, di che dogliose urne ti bagna Amor, con quelle mani eburne, solo ver 'me crudeli a sí gran torto! Né pur il mio secreto e 'l mio riposo fuggo, ma piú me stesso e 'l mio pensero, che, se ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8557 - Tipo: p

Era il giorno ch'al sol si scoloraro per la pietà del suo factore i rai, quando i' fui preso, et non me ne guardai, ché i be' vostr'occhi, donna, mi legaro. Tempo non mi parea da far riparo contra colpi d'Amor: però m'andai secur, senza sospetto; onde i miei guai nel commune dolor s'incominciaro. Trovommi Amor del tutto disarmato et aperta la via per gli occhi al core, che di lagrim ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8537 - Tipo: p

Cara beltà che amore lunge m'inspiri o nascondendo il viso, fuor se nel sonno il core ombra diva mi scuoti, o ne' campi ove splenda p iù vago il giorno e di natura il riso; forse tu l'innocente secol beasti che dall'oro ha nome, or leve intra la gente anima voli? o te la sorte avara c h'a noi t'asconde, agli avvenir prepara? Viva mirarti omai nulla spene m'avanza; s 'allor non fos ...
Scritto nel 1823
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8496 - Tipo: p

Cercando col cupido sguardo, Tra il vel della nebbia terrena, Quel sol che in sua limpida piena V'avvolge or beati lassù; Il secol vi sdegna, e superbo Domanda qual merto agli altari V'addusse; che giovin gli avari Tesor di solinghe virtù. A Lui che nell'erba del campo La spiga vitale ripose, Il fil di tue vesti compose, Del farmaco i succhi temprò; Che il pino inflessibile agli austr ...
Scritto nel 1812
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8750 - Tipo: p

Solea creder lo mondo in suo periclo che la bella Ciprigna il folle amore raggiasse, volta nel terzo epiciclo; per che non pur a lei faceano onore di sacrificio e di votivo grido le genti antiche ne l'antico errore; ma Dione onoravano e Cupido, quella per madre sua, questo per figlio, e dicean ch'el sedette in grembo a Dido; e da costei ond' io principio piglio pigliavano il vocab ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8644 - Tipo: p

Rombando s'ingolfava dentro l'arcuata ripa un mare pulsante, sbarrato da solchi, cresputo e fioccoso di spume. Di contro alla foce d’un torrente che straboccava il flutto ingialliva. Giravano al largo i grovigli dell’alighe e tronchi d’alberi alla deriva. Nella conca ospitale della spiaggia non erano che poche case di annosi mattoni, scarlatte, e scarse capellature di tamerici pal ...
Scritto nel 1925
On line da: mercoledì 6 maggio 2020
Stato: 1 Cod: 8896 - Tipo: p

Sento l'aura mia anticha, e i dolci colli veggio apparire, onde 'l bel lume nacque che tenne gli occhi mei mentr'al ciel piacque bramosi et lieti, or li tèn tristi et molli. O caduche speranze, o penser' folli! Vedove l'erbe et torbide son l'acque, et vòto et freddo 'l nido in ch'ella giacque, nel qual io vivo, et morto giacer volli, sperando alfin da le soavi piante et da begli occh ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8564 - Tipo: p

O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l'erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo, non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi i nostri padri antichi. Or fatta inerme, nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, formosissima donna! Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite; chi la ridusse ...
Scritto nel 1818
On line da: venerdì 4 gennaio 2008
Stato: 1 Cod: 8568 - Tipo: p

Settembre, son mature le carrube. Or tu pel caldo mare di Cilicia conduci dalla riva cipriota la saica a scafo tondo e a vele quadre. Bonaccia, e nel saffiro non è nube. Germa con sue maggiori quattro vele, garbo o schirazzo, legni levantini carichi di baccelli dolci e bruni conduci verso l'isola dei Sardi. E vien teco un odor di tetro miele. La siliqua, che ingrassa la muletta dal ...
Scritto nel 1903
On line da: martedì 19 marzo 2013
Stato: 1 Cod: 8717 - Tipo: p

Movesi il vecchierel canuto et biancho del dolce loco ov'à sua età fornita et da la famigliuola sbigottita che vede il caro padre venir manco; indi trahendo poi l'antiquo fianco per l'extreme giornate di sua vita, quanto piú pò, col buon voler s'aita, rotto dagli anni, et dal cammino stanco; et viene a Roma, seguendo 'l desio, per mirar la sembianza di colui ch'ancor lassú nel cie ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8543 - Tipo: p

La sottise, l'erreur, le péché, la lésine, Occupent nos esprits et travaillent nos corps, Et nous alimentons nos aimables remords, Comme les mendiants nourrissent leur vermine. Nos péchés sont têtus, nos repentirs sont lâches ; Nous nous faisons payer grassement nos aveux, Et nous rentrons gaiement dans le chemin bourbeux, Croyant par de vils pleurs laver toutes nos taches. Sur l'orei ...
Scritto nel 1855
On line da: venerdì 3 settembre 2010
Stato: 1 Cod: 8678 - Tipo: p

Sì tosto come l'ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar cominciò la santa mola; e nel suo giro tutta non si volse prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch'e' refuse. Come si volgon per tenera nube due archi paralelli e concolori, ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8648 - Tipo: p

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese. ...
Scritto nel 1891
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8507 - Tipo: p

«Ecco la fiera con la coda aguzza, che passa i monti e rompe i muri e l'armi! Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!». Sì cominciò lo mio duca a parlarmi; e accennolle che venisse a proda, vicino al fin d'i passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivò la testa e 'l busto, ma 'n su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d'uom giusto, tanto be ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8586 - Tipo: p

Quand Don Juan descendit vers l'onde souterraine Et lorsqu'il eut donné son obole à Charon, Un sombre mendiant, l'oeil fier comme Antisthène, D'un bras vengeur et fort saisit chaque aviron. Montrant leurs seins pendants et leurs robes ouvertes, Des femmes se tordaient sous le noir firmament, Et, comme un grand troupeau de victimes offertes, Derrière lui traînaient un long mugissement. ...
Scritto nel 1850
On line da: lunedì 10 gennaio 2011
Stato: 1 Cod: 8696 - Tipo: p

Voici venir les temps où vibrant sur sa tige Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir ; Les sons et les parfums tournent dans l'air du soir ; Valse mélancolique et langoureux vertige ! Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir ; Le violon frémit comme un coeur qu'on afflige ; Valse mélancolique et langoureux vertige ! Le ciel est triste et beau comme un grand reposoir. Le violo ...
Scritto nel 1856
On line da: giovedì 19 agosto 2010
Stato: 1 Cod: 8671 - Tipo: p

Quanto tra l'ultimar de l'ora terza e 'l principio del dì par de la spera che sempre a guisa di fanciullo scherza, tanto pareva già inver' la sera essere al sol del suo corso rimaso; vespero là, e qui mezza notte era. E i raggi ne ferien per mezzo 'l naso, perché per noi girato era sì 'l monte, che già dritti andavamo inver' l'occaso, quand' io senti' a me gravar la fronte a lo sp ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8618 - Tipo: p

Buio d'inferno e di notte privata d'ogne pianeto, sotto pover cielo, quant' esser può di nuvol tenebrata, non fece al viso mio sì grosso velo come quel fummo ch'ivi ci coperse, né a sentir di così aspro pelo, che l'occhio stare aperto non sofferse; onde la scorta mia saputa e fida mi s'accostò e l'omero m'offerse. Sì come cieco va dietro a sua guida per non smarrirsi e per non dar ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8619 - Tipo: p

La gloria di colui che tutto move per l'universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu' io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende; perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire. Veramente quant' io del regno santo ne la mia mente potei far tes ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8637 - Tipo: p

Né 'l dir l'andar, né l'andar lui più lento facea, ma ragionando andavam forte, sì come nave pinta da buon vento; e l'ombre, che parean cose rimorte, per le fosse de li occhi ammirazione traean di me, di mio vivere accorte. E io, continüando al mio sermone, dissi: «Ella sen va sù forse più tarda che non farebbe, per altrui cagione. Ma dimmi, se tu sai, dov' è Piccarda; dimmi s'io ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8627 - Tipo: p

Poscia che l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte, Sordel si trasse, e disse: «Voi, chi siete?». «Anzi che a questo monte fosser volte l'anime degne di salire a Dio, fur l'ossa mie per Ottavian sepolte. Io son Virgilio; e per null' altro rio lo ciel perdei che per non aver fé». Così rispuose allora il duca mio. Qual è colui che cosa innanzi sé sùbita vede on ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8610 - Tipo: p

E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d'un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera. ...
Scritto nel 1891
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8509 - Tipo: p

Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d'un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D'una pregnante annosa; E detto: "Salve" a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l'inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata. Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l'età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl'intenti umani Ant ...
Scritto nel 1812
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8746 - Tipo: p

Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno, e la stagione, e 'l tempo, e l'ora, e 'l punto, e 'l bel paese, e 'l loco ov'io fui giunto da' duo begli occhi che legato m'hanno; e benedetto il primo dolce affanno ch'i'ebbi ad esser con Amor congiunto, e l'arco, e le saette ond'io fui punto, e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno. Benedette le voci tante ch'io chiamando il nome de mia d ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8536 - Tipo: p

Je suis belle, ô mortels ! comme un rêve de pierre, Et mon sein, où chacun s'est meurtri tour à tour, Est fait pour inspirer au poète un amour Eternel et muet ainsi que la matière. Je trône dans l'azur comme un sphinx incompris; J'unis un coeur de neige à la blancheur des cygnes ; Je hais le mouvement qui déplace les lignes, Et jamais je ne pleure et jamais je ne ris. Les poètes, deva ...
Scritto nel 1845
On line da: lunedì 10 gennaio 2011
Stato: 1 Cod: 8698 - Tipo: p

Già eran li occhi miei rifissi al volto de la mia donna, e l'animo con essi, e da ogne altro intento s'era tolto. E quella non ridea; ma «S'io ridessi», mi cominciò, «tu ti faresti quale fu Semelè quando di cener fessi: ché la bellezza mia, che per le scale de l'etterno palazzo più s'accende, com' hai veduto, quanto più si sale, se non si temperasse, tanto splende, che 'l tuo mort ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8657 - Tipo: p

La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a' capelli del capo ch'elli avea di retro guasto. Poi cominciò: «Tu vuo' ch'io rinovelli disperato dolor che 'l cor mi preme già pur pensando, pria ch'io ne favelli. Ma se le mie parole esser dien seme che frutti infamia al traditor ch'i' rodo, parlar e lagrimar vedrai insieme. Io non so chi tu se' né per che modo venuto s ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8602 - Tipo: p

D'in su la vetta della torre antica, passero solitario, alla campagna cantando vai finché non more il giorno; ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno brilla nell'aria, e per li campi esulta, sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; gli altri augelli contenti, a gara insieme per lo libero ciel fan mille giri, pur festeggiando il lor ...
Scritto nel 1834
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8495 - Tipo: p

Io son sí stanco sotto 'l fascio antico de le mie colpe et de l'usanza ria ch'i' temo forte di mancar tra via, et di cader in man del mio nemico. Ben venne a dilivrarmi un grande amico per somma et ineffabil cortesia; poi volò fuor de la veduta mia, sí ch'a mirarlo indarno m'affatico. Ma la sua voce anchor qua giú rimbomba: O voi che travagliate, ecco 'l camino; venite a me, se ' ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8549 - Tipo: p

O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l'anno, sovra questo colle io venia pien d'angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, nè cangia stile o mia diletta luna. E pur mi giova la ricordanza, e il n ...
Scritto nel 1820
On line da: lunedì 17 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8493 - Tipo: p

Dans l'herbe noire Les Kobolds vont. Le vent profond Pleure, on veut croire. Quoi donc se sent? L'avoine siffle. Un buisson gifle L'oeil au passant. Plutôt des bouges Que des maisons. Quels horizons De forges rouges! On sent donc quoi? Des gares tonnent, Les yeux s'étonnent, Où Charleroi? Parfums sinistres! Qu'est-ce que c'est? Quoi bruissait Comme des ...
Scritto nel 1872
On line da: sabato 9 aprile 2011
Stato: 1 Cod: 8703 - Tipo: p

 

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