Testo online da sabato 9 ottobre 2010
Ultima modifica del sabato 9 ottobre 2010
Scritto nel 1910
|
La chute
Le soleil, en l'azur d'un ciel pur et nouveau Dont le bleu printanier de lumière ruisselle, Monte royalement, et sa vaste étincelle Allume un feu de joie au fond des flaques d'eau.
La neige amoncelée au toit luisant et haut, Où s'épand longuement la flamme universelle, S'affaisse, se dissout, et, parcelle à parcelle, Tombe et coule au trottoir qui la glisse au ruisseau.
Alors, de sa blancheur magnifique déchue, Selon la pente et le caprice de la rue, Elle va se mêlant et se souillant à tout. Mais, parfois, un rayon, quand le soleil se couche, Comme pris de pitié généreuse, la touche,
Et c'est de pourpre et d'or qu'elle roule à l'égout..
Traduzione:
La caduta
Il sole nell'azzurro di un cielo puro e nuovo da cui ruscella il blu primaverile della luce sale maestoso e la sua vasta scintilla in fondo a pozze d'acqua fuochi gioiosi accende.
La neve accumulata sull'alto tetto lucido esposto tutto il giorno alla fiamma universale, si assottiglia si disfa e frammento dopo frammento cade sul marciapiede e si spinge disciolta in piccoli ruscelli.
Ora che dal suo biancore magnifico è decaduta secondo la pendenza e il capriccio della strada se ne va mescolandosi e insudiciandosi di tutto. Ma talvolta un raggio, quando il sole tramonta, come preso da pietà generosa la tocca e di porpora e d'oro scivola nella fogna.
Approfondimenti in collaborazione con:

Scopri di più su: La chute di Albert Lozeau
|