Le poesie di Ugo Foscolo: A Zacinto
ID Autore: 2335 ID Testo: 8504
Testo online da domenica 23 settembre 2007 Ultima modifica del domenica 23 settembre 2007 Scritto nel 1803
A Zacinto
Né più mai toccherò le sacre spondeove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell'onde del greco mar da cui vergine nacqueVenere, e fea quelle isole fecondecol suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde l'inclito verso di colui che l'acque cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.
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