Le poesie di Giosuè Carducci: Nostalgia
Testo online da venerdì 21 settembre 2007
Ultima modifica del venerdì 21 settembre 2007
Scritto nel 1874
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Nostalgia
Tra le nubi ecco il turchino cupo ed umido prevale: sale verso l'Apennino brontolando il temporale.
Oh se il turbine cortese sovra l'ala aquilonar mi volesse al bel paese di Toscana trasportar!
Non d'amici o di parenti là m'invita il cuore e il volto: chi m'arrise a i dà ridenti ora è savio od è sepolto.
Né di viti né d'ulivi bel desio mi chiama là: fuggirei da' lieti clivi benedetti d'ubertà.
De le mie cittadi i vanti e le solite canzoni fuggirei: vecchie ciancianti a marmorei balconi!
Dove raro ombreggia il bosco le maligne crete, e al pian di rei sugheri irto e fosco i cavalli errando van.
Là in maremma ove fiorÃo la mia triste primavera, là rivola il pensier mio con i tuoni e la bufera:
Là nel ciel nero librarmi la mia patria a riguardar, poi co 'l tuon vo' sprofondarmi tra quei colli ed in quel mar.
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