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Letteratura: Testi; Poesie, Racconti, Canzoni, Massime
Alcuni testi a caso degli Autori del Passato:

Già si godeva solo del suo verbo quello specchio beato, e io gustava lo mio, temprando col dolce l'acerbo; e quella donna ch'a Dio mi menava disse: «Muta pensier; pensa ch'i' sono presso a colui ch'ogne torto disgrava». Io mi rivolsi a l'amoroso suono del mio conforto; e qual io allor vidi ne li occhi santi amor, qui l'abbandono: non perch' io pur del mio parlar diffidi, ma per la ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8654 - Tipo: p

Poscia che l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte, Sordel si trasse, e disse: «Voi, chi siete?». «Anzi che a questo monte fosser volte l'anime degne di salire a Dio, fur l'ossa mie per Ottavian sepolte. Io son Virgilio; e per null' altro rio lo ciel perdei che per non aver fé». Così rispuose allora il duca mio. Qual è colui che cosa innanzi sé sùbita vede on ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8610 - Tipo: p

Chi viaggia molto, ha questo vantaggio dagli altri, che i soggetti delle sue rimembranze presto divengono remoti; di maniera che esse acquistano in breve quel vago e quel poetico, che negli altri non è dato loro se non dal tempo. Chi non ha viaggiato punto, ha questo svantaggio, che tutte le sue rimembranze sono di cose in qualche parte presenti, poiché presenti sono i luoghi ai quali ogni sua me ...
Scritto nel 1832
On line da: martedì 16 ottobre 2007
Stato: 1 Cod: 8531 - Tipo: m

Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra 'l sangue tebano, come mostrò una e altra fiata, Atamante divenne tanto insano, che veggendo la moglie con due figli andar carcata da ciascuna mano, gridò: «Tendiam le reti, sì ch'io pigli la leonessa e ' leoncini al varco»; e poi distese i dispietati artigli, prendendo l'un ch'avea nome Learco, e rotollo e percosselo ad un sass ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8599 - Tipo: p

Erano i capei d'oro a l'aura sparsi che 'n mille dolci nodi gli avvolgea, e 'l vago lume oltre misura ardea di quei begli occhi, ch'or ne son sì scarsi; e 'l viso di pietosi color farsi, non so se vero o falso, mi parea : i' che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma, e le parole sonavan altro che pur vo ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8538 - Tipo: p

Già era 'l sole a l'orizzonte giunto lo cui meridian cerchio coverchia Ierusalèm col suo più alto punto; e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance, che le caggion di man quando soverchia; sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov' i' era, de la bella Aurora per troppa etate divenivan rance. Noi eravam lunghesso mare ancora, come gente che pen ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8605 - Tipo: p

Già era in loco onde s'udia 'l rimbombo de l'acqua che cadea ne l'altro giro, simile a quel che l'arnie fanno rombo, quando tre ombre insieme si partiro, correndo, d'una torma che passava sotto la pioggia de l'aspro martiro. Venian ver' noi, e ciascuna gridava: «Sòstati tu ch'a l'abito ne sembri essere alcun di nostra terra prava». Ahimè, che piaghe vidi ne' lor membri, ricenti e ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8585 - Tipo: p

Democrito, tu ridi e col tuo riso tutte le umane cose a scherno prendi e, sia del fato o mesto o lieto il viso, con lieto viso ogni accidente attendi. E tu col mento in sulla destra assiso piangi, Eraclito, e sempre al pianto intendi; forse che quanto è fra di noi diviso, lacrimosa tragedia esser comprendi. Ma siate pure al pianto o al riso intenti, che 'l riso e 'l pianto a me rasse ...
Scritto nel 1670
On line da: lunedì 12 marzo 2012
Stato: 1 Cod: 8707 - Tipo: p

Vago augelletto che cantando vai, over piangendo, il tuo tempo passato, vedendoti la notte e 'l verno a lato e 'l dí dopo le spalle e i mesi gai, se, come i tuoi gravosi affanni sai, cosí sapessi il mio simile stato, verresti in grembo a questo sconsolato a partir seco i dolorosi guai. I' non so se le parti sarian pari, ché quella cui tu piangi è forse in vita, di ch'a me Morte e ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8565 - Tipo: p

Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno toglieva li animai che sono in terra da le fatiche loro; e io sol uno m'apparecchiava a sostener la guerra sì del cammino e sì de la pietate, che ritrarrà la mente che non erra. O muse, o alto ingegno, or m'aiutate; o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai: «Poeta che mi guidi, guarda la mia virtù s'el ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8571 - Tipo: p

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta, e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi ...
Scritto nel 1293
On line da: giovedì 26 agosto 2010
Stato: 1 Cod: 8674 - Tipo: p

Quanto piú m'avicino al giorno extremo che l'umana miseria suol far breve, piú veggio il tempo andar veloce et leve, e 'l mio di lui sperar fallace et scemo. I' dico a' miei pensier': Non molto andremo d'amor parlando omai, ché 'l duro et greve terreno incarco come frescha neve si va struggendo; onde noi pace avremo: perché co·llui cadrà quella speranza che ne fe' vaneggiar sí lu ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8544 - Tipo: p

Al tornar de la mente, che si chiuse dinanzi a la pietà d'i due cognati, che di trestizia tutto mi confuse, novi tormenti e novi tormentati mi veggio intorno, come ch'io mi mova e ch'io mi volga, e come che io guati. Io sono al terzo cerchio, de la piova etterna, maladetta, fredda e greve; regola e qualità mai non l'è nova. Grandine grossa, acqua tinta e neve per l'aere tenebroso ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8575 - Tipo: p

Nella Torre il silenzio era già alto. Sussurravano i pioppi del Rio Salto. I cavalli normanni alle lor poste frangean la biada con rumor di croste. Là in fondo la cavalla era, selvaggia, nata tra i pini su la salsa spiaggia; che nelle froge avea del mar gli spruzzi ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi. Con su la greppia un gomito, da essa era mia madre; e le dicea sommessa: ...
Scritto nel 1903
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8515 - Tipo: p

Tu nella torre avita, passero solitario, tenti la tua tastiera, come nel santuario monaca prigioniera l'organo, a fior di dita; che pallida, fugace, stupì tre note, chiuse nell'organo, tre sole, in un istante effuse, tre come tre parole ch'ella ha sepolte, in pace. Da un ermo santuario che sa di morto incenso nelle grandi arche vuote, di tra un silenzio immenso mandi le tue t ...
Scritto nel 1891
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8516 - Tipo: p

La très chère était nue, et, connaissant mon coeur, Elle n'avait gardé que ses bijoux sonores, Dont le riche attirail lui donnait l'air vainqueur Qu'ont dans leurs jours heureux les esclaves des Mores. Quand il jette en dansant son bruit vif et moqueur, Ce monde rayonnant de métal et de pierre Me ravit en extase, et j'aime à la fureur Les choses où le son se mêle à la lumière. Elle ét ...
Scritto nel 1856
On line da: mercoledì 12 gennaio 2011
Stato: 1 Cod: 8701 - Tipo: p

Quando per dilettanze o ver per doglie, che alcuna virtù nostra comprenda, l'anima bene ad essa si raccoglie, par ch'a nulla potenza più intenda; e questo è contra quello error che crede ch'un'anima sovr' altra in noi s'accenda. E però, quando s'ode cosa o vede che tegna forte a sé l'anima volta, vassene 'l tempo e l'uom non se n'avvede; ch'altra potenza è quella che l'ascolta, e ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8607 - Tipo: p

Poi che la carità del natio loco mi strinse, raunai le fronde sparte e rende'le a colui, ch'era già fioco. Indi venimmo al fine ove si parte lo secondo giron dal terzo, e dove si vede di giustizia orribil arte. A ben manifestar le cose nove, dico che arrivammo ad una landa che dal suo letto ogne pianta rimove. La dolorosa selva l'è ghirlanda intorno, come 'l fosso tristo ad essa; ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8583 - Tipo: p

Tutto annerò. Brillava, in alto in alto, il cielo azzurro. In via con me non c'eri, in lontananza, se non tu, Rio Salto. Io non t'udiva: udivo i cantonieri tuoi, le rane, gridar rauche l'arrivo d'acqua, sempre acqua, a maceri e poderi. Ricordavo. A' miei venti anni, mal vivo, pensai tramata anche per me la morte nel sangue. E, solo, a notte alta, venivo per questa via, dove ...
Scritto nel 1903
On line da: giovedì 27 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8517 - Tipo: p

Ora era onde 'l salir non volea storpio; ché 'l sole avëa il cerchio di merigge lasciato al Tauro e la notte a lo Scorpio: per che, come fa l'uom che non s'affigge ma vassi a la via sua, che che li appaia, se di bisogno stimolo il trafigge, così intrammo noi per la callaia, uno innanzi altro prendendo la scala che per artezza i salitor dispaia. E quale il cicognin che leva l'ala ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8628 - Tipo: p

Di pari, come buoi che vanno a giogo, m'andava io con quell' anima carca, fin che 'l sofferse il dolce pedagogo. Ma quando disse: «Lascia lui e varca; ché qui è buono con l'ali e coi remi, quantunque può, ciascun pinger sua barca»; dritto sì come andar vuolsi rife'mi con la persona, avvegna che i pensieri mi rimanessero e chinati e scemi. Io m'era mosso, e seguia volontieri del mi ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8615 - Tipo: p

Se mai più che d'Euterpe il furor santo, E d'Erato il sospiro, o dolce madre, L'amaro ghigno di Talia mi piacque, Non è consiglio di maligno petto. Né del mio secol sozzo io già vorrei Rimescolar la fetida belletta, Se un raggio in terra di virtù vedessi, Cui sacrar la mia rima. A te sovente Così diss'io: ma poi che sospirando, Come si fa di cosa amata e tolta, Narrar t'udia di che virt ...
Scritto nel 1806
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8730 - Tipo: p

Sento l'aura mia anticha, e i dolci colli veggio apparire, onde 'l bel lume nacque che tenne gli occhi mei mentr'al ciel piacque bramosi et lieti, or li tèn tristi et molli. O caduche speranze, o penser' folli! Vedove l'erbe et torbide son l'acque, et vòto et freddo 'l nido in ch'ella giacque, nel qual io vivo, et morto giacer volli, sperando alfin da le soavi piante et da begli occh ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8564 - Tipo: p

Di pensier in pensier, di monte in monte mi guida Amor, ch'ogni segnato calle provo contrario a la tranquilla vita. Se 'n solitaria piaggia, rivo, o fonte, se 'nfra duo poggi siede ombrosa valle, ivi s'acqueta l'alma sbigottita; e come Amor l'envita, or ride, or piange, or teme, or s'assecura; e 'l volto che lei segue ov'ella il mena si turba et rasserena, 10 et in un esser picciol temp ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8552 - Tipo: p

Quanto tra l'ultimar de l'ora terza e 'l principio del dì par de la spera che sempre a guisa di fanciullo scherza, tanto pareva già inver' la sera essere al sol del suo corso rimaso; vespero là, e qui mezza notte era. E i raggi ne ferien per mezzo 'l naso, perché per noi girato era sì 'l monte, che già dritti andavamo inver' l'occaso, quand' io senti' a me gravar la fronte a lo sp ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8618 - Tipo: p

Sublime specchio di veraci detti, mostrami in corpo e in anima qual sono: capelli, or radi in fronte, or rossi pretti; lunga statura, e capo a terra prono; sottil persona in su due stinchi schietti; bianca pelle, occhi azzurri, aspetto buono; giusto naso, bel labbro, e denti eletti; pallido in volto, più che un re sul trono: or duro, acerbo, ora pieghevol, mite; irato sempre, e non m ...
Scritto nel 1786
On line da: venerdì 28 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8521 - Tipo: p

Ce ne seront jamais ces beautés de vignettes, Produits avariés, nés d'un siècle vaurien, Ces pieds à brodequins, ces doigts à castagnettes, Qui sauront satisfaire un coeur comme le mien. Je laisse à Gavarni, poète des chloroses, Son troupeau gazouillant de beautés d'hôpital, Car je ne puis trouver parmi ces pâles roses Une fleur qui ressemble à mon rouge idéal. Ce qu'il faut à ce coeu ...
Scritto nel 1854
On line da: mercoledì 12 gennaio 2011
Stato: 1 Cod: 8699 - Tipo: p

Benigna volontade in che si liqua sempre l'amor che drittamente spira, come cupidità fa ne la iniqua, silenzio puose a quella dolce lira, e fece quietar le sante corde che la destra del cielo allenta e tira. Come saranno a' giusti preghi sorde quelle sustanze che, per darmi voglia ch'io le pregassi, a tacer fur concorde? Bene è che sanza termine si doglia chi, per amor di cosa che ...
Scritto nel 1316
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8651 - Tipo: p

O toison, moutonnant jusque sur l'encolure! O boucles! O parfum chargé de nonchaloir! Extase! Pour peupler ce soir l'alcôve obscure Des souvenirs dormant dans cette chevelure, Je la veux agiter dans l'air comme un mouchoir! La langoureuse Asie et la brûlante Afrique, Tout un monde lointain, absent, presque défunt, Vit dans tes profondeurs, forêt aromatique! Comme d'autres esprits voguen ...
Scritto nel 1859
On line da: sabato 21 agosto 2010
Stato: 1 Cod: 8673 - Tipo: p

'Deus, venerunt gentes', alternando or tre or quattro dolce salmodia, le donne incominciaro, e lagrimando; e Bëatrice, sospirosa e pia, quelle ascoltava sì fatta, che poco più a la croce si cambiò Maria. Ma poi che l'altre vergini dier loco a lei di dir, levata dritta in pè, rispuose, colorata come foco: 'Modicum, et non videbitis me; et iterum, sorelle mie dilette, modicum, et ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8636 - Tipo: p

Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées, Des montagnes, des bois, des nuages, des mers, Par delà le soleil, par delà les éthers, Par delà les confins des sphères étoilées, Mon esprit, tu te meus avec agilité, Et, comme un bon nageur qui se pâme dans l'onde, Tu sillonnes gaiement l'immensité profonde Avec une indicible et mâle volupté. Envole-toi bien loin de ces miasmes morbides; ...
Scritto nel 1856
On line da: domenica 5 settembre 2010
Stato: 1 Cod: 8679 - Tipo: p

Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele; e canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; e qui Caliopè alquanto surga, seguitando il mio canto con quel suono di cui le Piche misere sentiro lo colp ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8604 - Tipo: p

Vago già di cercar dentro e dintorno la divina foresta spessa e viva, ch'a li occhi temperava il novo giorno, sanza più aspettar, lasciai la riva, prendendo la campagna lento lento su per lo suol che d'ogne parte auliva. Un'aura dolce, sanza mutamento avere in sé, mi feria per la fronte non di più colpo che soave vento; per cui le fronde, tremolando, pronte tutte quante piegavano ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8631 - Tipo: p

Colui che con fatiche e con patimenti, o anche solo dopo molto aspettare, ha conseguito un bene, se vede altri conseguire il medesimo con facilità e presto, in fatti non perde nulla di ciò che possiede, e nondimeno tal cosa è naturalmente odiosissima, perché nell'immaginativa il bene ottenuto scema a dismisura se diventa comune a chi per ottenerlo ha speso e penato poco o nulla. Perciò l'operaio ...
Scritto nel 1832
On line da: martedì 16 ottobre 2007
Stato: 1 Cod: 8525 - Tipo: m

Cigola la carrucola del pozzo, l'acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un'immagine ride. Accosto il volto ad evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro... Ah che già stride la ruota, ti ridona all'atro fondo, visione, una distanza ci divide. ...
Scritto nel 1925
On line da: mercoledì 6 maggio 2020
Stato: 1 Cod: 8895 - Tipo: p

Già era dritta in sù la fiamma e queta per non dir più, e già da noi sen gia con la licenza del dolce poeta, quand' un'altra, che dietro a lei venìa, ne fece volger li occhi a la sua cima per un confuso suon che fuor n'uscia. Come 'l bue cicilian che mugghiò prima col pianto di colui, e ciò fu dritto, che l'avea temperato con sua lima, mugghiava con la voce de l'afflitto, sì che, ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8596 - Tipo: p

Ruppemi l'alto sonno ne la testa un greve truono, sì ch'io mi riscossi come persona ch'è per forza desta; e l'occhio riposato intorno mossi, dritto levato, e fiso riguardai per conoscer lo loco dov' io fossi. Vero è che 'n su la proda mi trovai de la valle d'abisso dolorosa che 'ntrono accoglie d'infiniti guai. Oscura e profonda era e nebulosa tanto che, per ficcar lo viso a fondo ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8573 - Tipo: p

Se la mia vita da l'aspro tormento si può tanto schermire, et dagli affanni, ch'i' veggia per vertù de gli ultimi anni, donna, de' be' vostr'occhi il lume spento, e i cape' d'oro fin farsi d'argento, et lassar le ghirlande e i verdi panni, e 'l viso scolorir che ne' miei danni a·llamentar mi fa pauroso et lento: pur mi darà tanta baldanza Amore ch'i' vi discovrirò de' mei martiri q ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8542 - Tipo: p

«O tu che se' di là dal fiume sacro», volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m'era paruto acro, ricominciò, seguendo sanza cunta, «dì, dì se questo è vero; a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta». Era la mia virtù tanto confusa, che la voce si mosse, e pria si spense che da li organi suoi fosse dischiusa. Poco sofferse; poi disse: «Che pense? Rispo ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8634 - Tipo: p

«Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre ...
Scritto nel 1925
On line da: mercoledì 29 aprile 2020
Stato: 1 Cod: 8887 - Tipo: p

Tant' eran li occhi miei fissi e attenti a disbramarsi la decenne sete, che li altri sensi m'eran tutti spenti. Ed essi quinci e quindi avien parete di non caler - così lo santo riso a sé traéli con l'antica rete! -; quando per forza mi fu vòlto il viso ver' la sinistra mia da quelle dee, perch' io udi' da loro un «Troppo fiso!»; e la disposizion ch'a veder èe ne li occhi pur test ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8635 - Tipo: p

Soffermati sull'arida sponda volti i guardi al varcato Ticino, tutti assorti nel novo destino, certi in cor dell'antica virtù, han giurato: non fia che quest'onda scorra più tra due rive straniere; non fia loco ove sorgan barriere tra l'Italia e l'Italia, mai più! L'han giurato: altri forti a quel giuro rispondean da fraterne contrade, affilando nell'ombra le spade che or lev ...
Scritto nel 1821
On line da: domenica 30 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8523 - Tipo: p

La nebbia a gl'irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; va per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor de i vini l'anime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppietando: sta il cacciator fischiando sull'uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar. ...
Scritto nel 1883
On line da: venerdì 21 settembre 2007
Stato: 1 Cod: 8500 - Tipo: p

Soffermati sull'arida sponda, Vòlti i guardi al varcato Ticino, Tutti assorti nel novo destino, Certi in cor dell'antica virtù, Han giurato: Non fia che quest'onda Scorra più tra due rive straniere; Non fia loco ove sorgan barriere Tra l'Italia e l'Italia, mai più! L'han giurato: altri forti a quel giuro Rispondean da fraterne contrade, Affilando nell'ombra le spade Che or levate sci ...
Scritto nel 1821
On line da: domenica 10 novembre 2013
Stato: 1 Cod: 8744 - Tipo: p

Nulla è più raro al mondo, che una persona abitualmente sopportabile. ...
Scritto nel 1832
On line da: martedì 16 ottobre 2007
Stato: 1 Cod: 8530 - Tipo: m

Quel color che viltà di fuor mi pinse veggendo il duca mio tornare in volta, più tosto dentro il suo novo ristrinse. Attento si fermò com' uom ch'ascolta; ché l'occhio nol potea menare a lunga per l'aere nero e per la nebbia folta. «Pur a noi converrà vincer la punga», cominciò el, «se non... Tal ne s'offerse. Oh quanto tarda a me ch'altri qui giunga!». I' vidi ben sì com' ei ricop ...
Scritto nel 1313
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8578 - Tipo: p

Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata!'. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra 'l fiume, andando su per la riva; e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando. Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei, quando le ripe igualmente ...
Scritto nel 1315
On line da: lunedì 15 febbraio 2010
Stato: 1 Cod: 8632 - Tipo: p

Solo et pensoso i piú deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti, et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human l'arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché negli atti d'alegrezza spenti di fuor si legge com'io dentro avampi: sí ch'io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia ...
Scritto nel 13??
On line da: sabato 3 novembre 2007
Stato: 1 Cod: 8535 - Tipo: p

 

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