Testo online da giovedì 27 settembre 2007
Ultima modifica del giovedì 27 settembre 2007
Scritto nel 1891
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Il passero solitario
Tu nella torre avita, passero solitario, tenti la tua tastiera, come nel santuario monaca prigioniera l'organo, a fior di dita;
che pallida, fugace, stupì tre note, chiuse nell'organo, tre sole, in un istante effuse, tre come tre parole ch'ella ha sepolte, in pace.
Da un ermo santuario che sa di morto incenso nelle grandi arche vuote, di tra un silenzio immenso mandi le tue tre note, spirito solitario.
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