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Alexandre Dumas (figlio)
27 luglio 1824
Parigi - Francia
Fu un martedì di 199 anni fa
Scomparve il
27 novembre 1895
Marly le Roi, Ile de France - Francia
Fu un mercoledì di 128 anni fa
Aveva 71 anni
(A cura di Laura Fleres)
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| Scrittore e drammaturgo. Figlio naturale del romanziere francese Alexandre Dumas e della sartina Catherine Laure Labay con cui aveva avuto una relazione, fu riconosciuto dai genitori soltanto nel 1831. Dopo una sofferta battaglia legale fu affidato al padre, ma trascorse l'infanzia e parte dell'adolescenza in collegio che lasciò a diciassette anni per andare a vivere nella casa paterna. Nel 1844, a Parigi, conobbe Marie Duplessis che divenne la sua amante e fu ispiratrice del suo più conosciuto romanzo, "La signora delle camelie", (1848) che racconta l'amore contrastato tra la prostituta Margherite Gautier e Armando Duval, rampollo di un'agiata famiglia della provincia francese, amore mai tollerato né dall'opinione pubblica né dalla famiglia del giovane fino a portare al distacco dei due amanti. L'opera teatrale che lo steso Dumas ricavò dal romanzo fu portata in scena nel 1852, dopo tre anni di attesa per il fermo della censura e riscosse un enorme successo. L'anno successivo la storia venne ripresa da Giuseppe Verdi nella "Traviata". La protagonista del romanzo, che sacrifica la propria felicità per il bene dell'amante, fu poi interpretata da Greta Garbo nella versione cinematografica di George Cukor del 1936. Nelle opere che seguirono Dumas si occupò di temi sociali controversi per l'epoca quali la condizione femminile con "La condizione equivoca" (1855), il divorzio con "L'amico delle donne" (1864), l'adulterio con "La donna di Claudio" (1873). Nel 1874 venne eletto membro dell'Accademia francese. Morì il 2 novembre 1895 e fu sepolto nel cimitero di Montmartre a Parigi.
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Giosuè Carducci
27 luglio 1835
Valdicastello, Lucca - Italia
Fu un lunedì di 188 anni fa
Scomparve il
16 febbraio 1907
Bologna - Italia
Fu un sabato di 116 anni fa
Aveva 72 anni
(A cura di Antonino Fleres)
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| Poeta, storico della letteratua, saggista, prosatore. Si laureò in filosofia e filologia nel 1856 e pubblicò il suo primo lavoro letterario Rime di San Miniato nel 1857. Nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di Eloquenza (Letteratura Italiana) a Bologna (che tenne fino al 1904). Conobbe il successo letterario con il secondo libro Poesie del 1871, dai contenuti politici, come i lavori successivi (Odi barbare del 1877, Odi alla regina d'Italia del 1878) che lo portarono a divenire, nel 1878, il poeta ufficiale di casa Savoia. Continuò il filone poetico politico (Eterno femminino regale del 1882) fino a voltare pagina con le Rime Nuove del 1887, dove introdusse una vena più classica ("Pianto antico", "Il bove", "Idillio Maremmano", "San Martino"). Nel 1890 uscì il suo ultimo lavoro, Rime e ritmi, e nello stesso anno divenne senatore del regno. Fù premio Nobel nel 1906. Scomparve l'anno successivo a Bologna. La casa natale di Giosuè Carducci fu dichiarata dal re Vittorio Emanuele III monumento nazionale ed è ora proprietà del Comune di Pietrasanta (nei pressi di Valdicastello) che la ha adibita a museo.
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