Cantante, autore, compositore, attore, cabarettista, medico.
Amico fraterno di Giorgio Gaber, che conobbe al liceo calssico a Milano, si laureò in medicina (chirurgia generale) nel 1967, e per parecchi anni esercitò la professione di medico. Contemporaneamente agli studi liceali, studiò musica (in particolare composizione e pianoforte) al conservatorio di Milano ed iniziò a frequentare gli ambienti del cabaret e a suonare musica jazz e rock n' roll. Il suo primo complesso (1956) fu "Rocky Mountains" ove faceva il tastierista accompagnando la voce di Tony Dallara. Subito dopo conobbe Adriano Celentano cosicché divenne il tastierista dei "Rock Boys". Con questo gruppo partecitò al primo festival del Rock n' roll italiano con la canzone "Ciao ti dirò" (era il 17 maggio 1957). Il brano ed il gruppo, capitanato da Adriano Celentano, ebbe molto successo e così arrivò il primo contratto con una casa discografia: La "Music". Pur continuando a suonare con i "Rock Boys", nel 1958 formò un duo con l'amico Giorgio Gaber: "I due corsari" (i loro primi successi furono "Birra", "Fetta di limone" e "Tintarella di luna"). Nel 1963 iniziò la carriera al "Derby", rinomato locale di cabaret milanese, insieme con Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Dario Fo ed altri. Iniziò così la carriere di Enzo Jannacci che non ebbe mai battute di arresto. Innumerevoli i suoi album, le sue collaborazioni (con Sergio Endrigo, Fabrizio De Andrè, Gianni Morandi, Paolo Conte, Bruno Lauzi, Mina Mazzini solo per citarne alcuni), i riconoscimenti e i premi ricevuti (come ad esempio il premio della critica al festival di Sanremo del 1991 con il brano "La fotografia", il premio Ciampi alla carriera del 2000, il premio Tenco con il brano "Lettera da lontano" del 2002). Lavorò anche nel cinema ove esordì, nel 1964, con il film "La vita agra" di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi. Compose molte colonne sonore (quella del film "Pasqualino settebellezze", di Lina Wertmuller, nel 1975, gli valse una nomination all'Oscar). Molti i suoi lavori per la TV: la sigla di canzonissima del 1974, "E la vita, la vita," cantata da Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, è sua, come anche quella di "Nebbia in Val Padana" del 2000.
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