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Mario Soldati
17 novembre 1906
Torino - Italia
Fu un sabato di 117 anni fa
Scomparve il
19 giugno 1999
Tellaro, La Spezia - Italia
Fu un sabato di 24 anni fa
Aveva 93 anni
(A cura di Laura Fleres)
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| Scrittore, regista, sceneggiatore cinematografico. Dopo aver compiuto gli studi superiori presso i Gesuti a Torino, si laureò in lettere nell'università della sua città natale e poi conseguì la specializzazione all'Istituto superiore di Storia dell'arte a Roma. Ebbe una proficua carriera letteraria. Dopo aver pubblicato la raccolta di novelle "Salmace" nel 1929, partì per gli Stati Uniti dove fu docente presso la Columbia University. La sua esperienza americana fu narrata nel libro "America, primo amore" del 1935. Ottenne molti riconoscimenti dal pubblico e dalla critica: con "Le lettere di Capri" (1954) vinse il premio Strega e con "L'attore" (1970) ottenne il premio Campiello. Grande successo ottenne anche il romanzo "La sposa americana" del 1977. Particolarmente brillante fu la sua carriera legata al cinema. Fu sceneggiatore e regista di film tratti dai romanzi di importanti autori. Rispettivamente nel 1941 e nel 1942 adattò per il grande schermo "Piccolo mondo antico e "Malombra" di Antonio Fogazzaro, quindi nel 1953 diresse "La provinciale", con Gina Lollobrigida, tratto da un' opera di Alberto Moravia. Negli anni Cinquanta fu autore e conduttore della trasmissione televisiva "Viaggio nella valle del Po alla scoperta dei cibi genuini", un programma che anticipò la moda del turismo enogastronomico. Nel 1967 furono pubblicati "I racconti del maresciallo" a cui seguì l'omonima e seguitissima serie televisiva. Visse a lungo tra Roma e Milano, ma trascorse la sua vecchiaia a Tellaro, nel comune di Lerici (La Spezia), di cui, nel 1986, divenne cittadino onorario; lo stesso riconoscimento gli fu assegnato dalla sua città natale, Torino, nel 1991. Nel 1994 fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell' Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Morì a Tellaro all'età di 93 anni.
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Jeff Buckley
Jeffrey Scott Buckley
17 novembre 1966
Anaheim, California - U.S.A.
Fu un giovedì di 57 anni fa
Scomparve il
29 maggio 1997
Memphis, Tennessee - U.S.A.
Fu un giovedì di 26 anni fa
Aveva 31 anni
(A cura di Riccardo Zucaro)
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| Cantautore. Figlio di Tim Buckley e della violoncellista Mary Guibert. La madre divorziò dal marito per risposarsi con Ron Moorhead. Jeff cominciò ad avvicinarsi alla musica suonando la chitarra e diplomandosi nel 1985. Iniziò la carriera di musicista e cantante cinque anni dopo, insieme al produttore musicale Hal Willner, che lo invitò a suonare al "Greetings for Tim Buckley"; momento fondamentale per Jeff che conobbe Gary Lucas, con il quale scrisse brani famosi come "Grace". Nel 1992 la svolta discografica: Jeff firmò un contratto con la Columbia Records; dopo uno showcase tour tra U.S.A. e vecchio continente, pubblicò il suo album, "Grace". In quest'album Jeff suonò la chitarra, l'organo, l'harmonium e fu accompagnato al basso da Mick Grondhal, Matt Johnson alla batteria e Gary Lucas alle chitarre. Ottenne il disco d'oro in Francia e Australia, si esibì con Luciano Libague per le date del tour italiano. Jeff ottenne un successo immediato. Tra gli anni 1996 e 1997 lavorò al nuovo album, che però non vide pubblicato. Il titolo è "Sketches for My Sweetheart the Drunk". Il 29 maggio 1997 si recò all'aereoporto di Memphis, decise in compagnia di un amico di fermarsi sulla riva del Wolf River; si immerse nel fiume vestito e morì; le indagini stabilirono che non era sotto effetto di droghe né di alcool. Successivamente alla sua morte, uscirono altri album, come "Mystery White Boy" del 2000 e due live, uno a Chicago nello stesso anno e l'altro a Olympia nel 2001. Una delle sue più conosciute canzoni è la cover di Leonard Cohen "Halleluja".
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Imperatore Vespasiano
Tito Flavio Vespasiano
17 novembre 9
Cittareale, Rieti - Italia
Fu un martedì di 2014 anni fa
Scomparve il
23 giugno 79
Roma - Italia
Fu un sabato di 1944 anni fa
Aveva 70 anni
(A cura di Riccardo Zucaro)
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| Imperatore romano Fondatore della dinastia flavia, fu il quarto imperatore a salire al trono nell'anno dei quattro imperatori, governando, a differenza dei suoi predecessori, per dieci anni. Nacque in Sabina da Flavio Sabino e Vespasia Polla. Fu membro dell'esercito in Tracia, divenne questore, poi edile e pretore; sposatosi con Flavia Domitilla, ebbe tre figli: il successore al ruolo di Imperatore Tito, il futuro Imperatore Domiziano e Domitilla. Salito al trono, Vespasiano dimostrò ottime capacità ed esperienza, dati i suoi precedenti nell'esercito e con l'Imperatore Nerone, nell' amministrare al meglio l'impero. Rinnovò l'accordo con il senato, affermò un programma di restaurazione inerente con la tradizione romana e italica. Qui nacque la lex de imperio Vespasiani, che fissava i limiti dell'imperatore. Dichiarò, inoltre, di voler fondare una dinastia, con l'Imperatore Tito (che ancora non aveva ottenuto quella carica) a pieni poteri e l'Imperatore Domiziano (che otterrà la carica di principe dopo il fratello) in ruolo inferiore. Il futuro Imperatore Tito si impadronì, nel 70, di Gerusalemme, distruggendone il tempio (di quella costruzione è oggi rimasta solo la parte occidentale, detta Muro del Pianto). In quegli anni, l'imperatore fece ricostruire il tempio di Giove capitolino; per la politica estera, importanti furono la stabilizzazione di aree in Britannia. In campo finanziario, l'imperatore Vespasiano continuò con una politica di sfruttamento delle risorse esistenti con precisi studi. Attuò anche una politica di costruzione di opere pubbliche, tra le quali spicca l'inizio dell'edificazione del Colosseo. Morì nel 79.
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