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Umberto Scarpelli
16 luglio 1993
Milano - Italia
Fu un venerdì di 31 anni fa
Aveva 69 anni
Nacque il
09 febbraio 1924
Vicenza - Italia
Fu un sabato di 100 anni fa
(A cura di Riccardo Zucaro)
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Filosofo
Nacque da famiglia di origine pugliese. Si iscrisse, dopo aver frequentato il liceo, all'Università degli Studi di Torino, facoltà di Giurisprudenza. Basò i suoi studi sulla filosofia del diritto, sul pensiero filosofico idealistico italiano, su tesi di Giovanni Gentile e Benedetto Croce, in particolar modo al pensiero di Mario Allara. Nel 1944 seguì le lezioni di filosofia del diritto tenute da Norberto Bobbio, che sostituì Gioele Solari. Si laureò nel 1946 con una tesi riguardante la persona nella filosofia giuridica. Continuò la sua formazione accademica laureandosi in scienze politiche due anni dopo, indicando come relatore per la seconda volta il filosofo giurista Gioele Solari. Divenne assistente di Norberto Bobbio, dopo la seconda laurea, fino al 1950, collaborando all'organizzazione di seminari sul materialismo storico. Si interessò alla semiotica del linguaggio prescrittivo e al metodo giuridico, contribuì alla svolta prescrittivistica e si impegnò attivamente in questioni di etica e bioetica. Lasciata la carriera universitaria, si dedicò alla magistratura, pur conseguendo nel 1954 la libera docenza di Filosofia del diritto all'Università di Milano. Due anni dopo, a fianco di Renato Treves, svolse un corso di dottrina dello Stato. Negli anni accademici 1960-1961 e 1961-1962 si spostò a Perugia dove insegnò Filosofia del diritto e dal 1965 divenne professore ordinario. Fu membro e fondatore, insieme a Ludovico Geymonat, del Centro di studi metodologici di Torino, socio dell'Accademie delle Scienze della medesima città e dal 1973 direttore dell'Istituto per la scienza per l'amministrazione pubblica. Fece parte della direzione della Rivista di filosofia del diritto e di Sociologia del diritto. Negli anni compresi tra il 1985 e il 1992 venne insignito delle seguenti cariche: presidente della Società italiana di filosofia giuridica, vicepresidente del Comitato Nazionale di Bioetica e presidente onorario della Società italiana di filosofia analitica. Dedicò dei lavori a due filosofi, Richard Hare, filosofo morale, e Felix Oppenheim, filosofo della politica. Introdusse i loro pensieri in Italia, dedicando un'accurata analisi all'opera "The Language of Morals", 1952, di Richard Hare e collaborando con Felix Oppenheim, insieme a Norberto Bobbio, a un dibattito sulla libertà politica. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: "Esistenzialismo e marxismo. Saggio sulla giustizia" del 1949 e "Diritto e analisi del linguaggio", curato da Scarpelli nel 1976.
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