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Almanacco del giorno 27 ottobre:

Oggi Nacque: Niccolò Paganini, Roberto Benigni

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Niccolò Paganini
27 ottobre 1782
Genova - Italia
Fu un domenica di 242 anni fa

Scomparve il
27 maggio 1840
Nizza - Francia
Fu un mercoledì di 184 anni fa
Aveva 58 anni

(A cura di Laura Fleres)
http://www.niccolopaganini.it/

 

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Violinista e compositore.
Nacque all'interno di un'umile famiglia; il padre Antonio, operaio al porto di Genova ed appassionato di musica, lo instradò, con metodi piuttosto violenti e coercitivi, allo studio del mandolino. Il giovanissimo Paganini intraprese quindi lo studio del violino con il maestro genovese Giacomo Costa e immediatamente dimostrò un grande talento. Nel 1795 il padre lo portò a Parma dove conobbe il maestro Alessandro Rolla e in questo periodo si dedicò allo studio della chitarra, visto che Rolla era solito accompagnare con tale strumento i suoi alunni di violino. Pur diventando un abile esecutore, Paganini non si esibì mai in pubblico utilizzando la chitarra, ma scrisse circa venti composizioni per questo strumento. Iniziò la sua carriera di concertista nel 1797 e cominciò a condurre una vita irrequieta e disordinata, comportamento riconducibile forse ad una sua reazione alle tante costrizioni inflitte dal padre. Dal 1805 al 1813 fu primo violino solista alla corte della principessa di Lucca, Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. Quindi intraprese una serie di esibizioni sia in Italia sia all'estero; tenne concerti a Vienna, Praga, Parigi e Londra e lo straordinario maestro, sempre vestito di nero, incantò il pubblico con la sua eccezionale abilità. Durante i suoi concerti, Paganini amava anche molto improvvisare e quando al Teatro Carignano di Torino gli venne chiesto il bis di un brano, egli fece rispondere :"Paganini non ripete". Questo suo comportamento gli costò l'annullamento di un ulteriore concerto e da allora la frase divenne celebre e usata tuttora. Fu un genio della musica, possedeva un orecchio perfetto e un infallibile senso tonale. La sua tecnica fu sbalorditiva, tanto che i suoi contemporanei giudicarono la sua genialità come qualcosa di origine diabolica. Egli compose, tra l'altro, "24 Capricci per violino" e numerose sonate. Nel 1834, dopo aver tenuto oltre seicento concerti, si ritirò quasi completamente dalla scena a causa delle critiche condizioni di salute che i vari medici da lui interpellati non riuscirono a migliorare. Avendo probabilmente contratto una forma di sifilide che gli colpì prevalentemente la laringe, divenne completamente afono ed il figlio Achille, allora quindicenne, gli fece da interprete e continuò, in età adulta, a riordinare e pubblicare le opere del padre. L'ultima parte della sua vita fu molto tormentata dalla malattia; nel 1839 tornò a Genova e poi si trasferì a Nizza dove morì il 27 maggio del 1840.

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Roberto Benigni
27 ottobre 1952
Misericordia, Arezzo - Italia
Fu un lunedì di 72 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Regista, attore, sceneggiatore
Dopo il diploma liceale, iniziò come cantante e musicista, e debuttò come attore, a 19 anni, nel Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo 'Il re nudo' di Eugenij Schwarz. Nel 1972 andò a Roma, e lì lavorò qualche anno nel teatro sperimentale ed iniziò a farsi conoscere dal pubblico. La prima apparizione ufficiale sul grande schermo fu nel film 'Berlinguer ti voglio bene' del 1977, di Giuseppe Bertolucci, in cui curò anche la sceneggiatura. Ma fu con il programma televisivo di Renzo Arbore 'L'altra domenica' del 1978, che Roberto Benigni, con i suoi divertenti interventi, divenne veramente popolare. Seguirono molti film (ne ricordiamo uno: 'Il Papocchio' di Renzo Arbore del 1980) fino a che, nel 1983 non iniziò a firmare le regie con il film 'Tu mi turbi'. Da allora, pur continuando a lavorare al cinema (in film altrui), al teatro ed in TV (da segnalare le apparizioni al festival di San Remo del 2002 ove ebbe un contatto... ravvicinato con Pippo Baudo), concentrò gran parte dei suoi sforzi nella regia e nella sceneggiatura dei suoi film. Ne ricordiamo alcuni: 'Johnny Stecchino' del 1991, 'Il mostro' del 1995, 'La vita è bella' del 1999 (che gli regalò l'Oscar come miglior attore e come miglior film in lingua straniera). 'La vita è bella' vinse in tutto 53 premi (nastri d'argento, globi d'oro, David di Donatello, Oscar ed altro), tra cui l'Oscar per Nicola Piovani in onore della bella colonna sonora. Il film successivo 'Pinocchio' del 2002 fu ingiustamente sottostimato dalla critica. Innumerevoli i premi ed i riconoscimenti.

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Oggi Scomparve: Giuseppe Meazza, Ugo Tognazzi

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Giuseppe Meazza
27 ottobre 1979
Rapallo, Genova - Italia
Fu un sabato di 45 anni fa
Aveva 69 anni

Nacque il
23 agosto 1910
Milano - Italia
Fu un martedì di 114 anni fa

(A cura di Riccardo Zucaro)

 

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Calciatore
Fu uno dei più gandi calciatori azzurri di tutti i tempi, insieme a Valentino Mazzola e pochi altri. Nacque a Porta Vittoria, quartiere di Milano, iniziò a giocare per le strade, entrando molto giovane nelle file dell'Internazionale, come centravanti. Si fece subito notare per la sua classe sopraffina, al punto che riuscì a guidare la sua squadra alla vittoria del campionato di serie A del 1930 concludendo con la bellezza di trentuno reti. Esordì in nazionale il 9 febbraio dello stesso anno a Roma in una memorabile partita quale Italia Svizzera, che terminò con il risultato di 4 a 2 con le sue due reti. La sua carriera in azzurro fu a dir poco splendida e guidò la nazionale alla conquista del suo primo campionato del mondo nel 1934. Nel campionato italiano, Meazza continuò a distinguersi come grande attaccante e ciò si capisce dalla lista dei capocannonieri, dove nel 1935-36 vinse con venticinque reti, impresa che ripeté anche nella stagione 1937-38, nella quale guidò per la seconda volta l'Ambrosiana alla conquista dello scudetto. Durante lo stesso anno, divenne anche capitano della nazionale italiana nel mondiale in Francia e rese gli azzurri la squadra più forte di prima della guerra. Il famoso "piede gelato", ovvero una occlusione dei vasi sanguigni di un piede, aprì un periodo buio per il campione. Nell'autunno 1940, Meazza ritornò sulla scena del calcio, vestendo stavolta la maglia del Milan. Purtroppo non era più il vero campione, l'infortunio l'aveva ridotto male. Successivamente alle due stagioni al Milan passò alla Juventus, per l'ultimo campionato da titolare. Concluse la sua strabiliante carriera vestendo la maglia che lo condusse al successo, quella dell'Inter, per un'ultima stagione. Morì nel 1979 e successivamente fu dato il suo nome allo stadio San Siro di Milano, nel 1980.

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Ugo Tognazzi
27 ottobre 1990
Roma - Italia
Fu un sabato di 34 anni fa
Aveva 68 anni

Nacque il
23 marzo 1922
Cremona - Italia
Fu un giovedì di 102 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Attore, regista.
Iniziò quattordicenne a lavorare come operaio, e, parallelamente a recitare nel teatro del dopolavoro. Durante la ferma militare organizzava spettacoli di varietà per i commilitoni e, nel 1944 vinse un concorso per dilettanti che gli aprì le porte verso il mondo dello spettacolo. Dopo la guerra iniziò ufficialmente la sua carriera in teatro, specialmente quando cominciò a lavorare nel varietà con Wanda Osiris. Debuttò nel cinema con 'I cadetti di Guascogna' del 1950, di Mario Mattoli. La svolta fu nel 1951 quando conobbe Raimondo Vianello: i due fecero coppia per parecchi anni partecipando a molti film e spettacoli TV. Nel 1962 la fortunata coppia si divise, ma la carriera di Ugo Tognazzi continuò la ascesa. Innumerevoli i film da lui interpretati (e non solo in ruoli satirici, come per es. 'La tragedia di un uomo difficile' del 1981 di Bernardo Bertolucci - Ugo vinse la Palma d'oro come miglior attore al Festival di Cannes) e i riconoscimenti ed i premi. Tra i tanti lavori del grande schermo ricordiamo le serie di: 'Amici miei' dal 1976 al 1985 e 'Il Vizietto' dal 1978 al 1985. Sua grande passione fu per la cucina, pubblicò un libro di ricette ('L'Abbuffone') e partecipò a molte trasmissioni e rubriche giornalistiche come consulente culinario. Si spense nel 1990 a causa di una emorragia cerebrale.

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