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Vittorio Alfieri
Vittorio Amedeo Alfieri
16 gennaio 1749
Asti - Italia
Fu un giovedì di 275 anni fa
Scomparve il
08 ottobre 1803
Firenze - Italia
Fu un sabato di 221 anni fa
Aveva 54 anni
(A cura di Antonino Fleres)
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Poeta, drammaturgo, scrittore.
Di famiglia nobile, il papà, Antonio Amedeo Alfieri era conte, la mamma, Monica Maillard de Tournon, era imparentata con i Savoia. Alla morte del padre, avvenuta a un anno dalla sua nascita, fu affidato allo zio che, nel 1758, lo iscrisse all'accademia Reale di Torino. Qui compì studi di filosofia e avvocatura, che però non portò a termine. Nel 1766, alla morte dello zio, si arruolò nell'esercito ove fu nominato alfiere, e per i successivi 10 anni viaggiò per tutta l'Europa, conobbe molte personalità importanti e visse anche qualche roccambolesca avventura. Fu nel 1775 che, tornato a Torino, si dedicò allo studio della letteratura e sfornò la sua prima opera tragica "Antonio e Cleopatra". Incoraggiato dal successo della rappresentazione teatrale di "Antonio e Cleopatra", in seguito scrisse altre opere tragiche tra cui "Rosmunda", "Antigone", "Filippo", "Maria Stuarda", "Saul", "Mirra" e molte altre. Riprese a girovagare per le città italiane anche a causa di ulteriori complicazioni sentimentali (alludiamo alla relazione con Luisa Stolberg, contessa d'Albany, moglie di Carlo Edoardo Stuart, ex-pretendente al trono d'Inghilterra). Vittorio Alfieri scrisse anche dei trattati come "Della tirannide" e "Del principe e delle lettere", le "Rime" ed anche la sua autobiografia "Vita". Negli ultimi anni della sua vita scrisse il "Misogallo" e le "Satire". Si spense a Firenze a soli 54 anni.
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