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Salvatore Quasimodo
14 giugno 1968
Napoli - Italia
Fu un venerdì di 56 anni fa
Aveva 67 anni
Nacque il
20 agosto 1901
Modica, Ragusa - Italia
Fu un martedì di 123 anni fa
(A cura di Antonino Fleres)
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Poeta, traduttore e critico.
Esponente di spicco del movimento ermetico, iniziò a scrivere versi all'età di quindici anni. Figlio di un impiegato delle Ferrovie dello Stato, trascorse la sua infanzia tra Palermo e Messina. Nel 1919 conseguì il diploma di maturità tecnica a Messina, quindi si trasferì a Roma per proseguire gli studi alla Facoltà di Ingegneria del Politecnico, ma per motivi economici dovette abbandonare ogni sogno di raggiungere la laurea. Nella sua giovinezza fu molto importante la figura di Monsignor Rampolla del Tindaro, che gli insegnò il greco e il latino. Dopo aver svolto diversi lavori in varie città d'Italia, nel 1929 conobbe, a Firenze, il conterraneo Elio Vittorini, suo futuro cognato, che lo introdusse nell'ambiente letterario di "Solaria" rivista fondata nel 1926 che rivolgeva particolare attenzione alla narrativa europea, in un periodo di forte chiusura culturale dettata dal fascismo. Con tre volumi di poesie "Acque e Terre" (1930), "Oboe sommerso" (1932) ed "Erato e Apollion" (1936), si rivelò tra i maggiori esponenti della nuova corrente poetica dell'ermetismo che caricava la poesia di significati etici, filosofici, religiosi. Trasferitosi a Milano, ottenne, per chiara fama, la cattedra di letteratura italiana al Conservatorio "Giuseppe Verdi"; oltre all'insegnamento si dedicò all'attività giornalistica, specialmente come recensore teatrale e, nel dopoguerra, si avvicinò alla vita politica militando nelle file del Partito Comunista Italiano. Nel 1942 pubblicò la raccolta "Ed è subito sera", in cui il poeta intesse le sue poesie su una trama di ricordi fissati nel paesaggio siciliano che lo riportava all'infanzia. La fama di Quasimodo crebbe progressivamente fino ad ottenere il premio Nobel per la letteratura nel 1959. In seguito la sua poesia assunse toni più impegnati toccando temi sociali e riflettendo la sua opposizione al regime fascista. Tale tendenza apparve nelle opere: "Con il piede straniero sopra il cuore" (1946) e "Giorno dopo giorno" (1947). Molto importanti furono anche le traduzioni raccolte nel volume "Lirici greci"(1940), a cui seguirono traduzioni di altri autori classici dell'antichità. Il 14 giugno 1968, mentre si trovava ad Amalfi per presiedere un premio di poesia, fu colpito da ictus e morì poco dopo il ricovero in ospedale a Napoli.
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