Attore.
Di famiglia contadina, si trasferì a Canosa all'età di tre anni e lì, poco più che ragazzo, venne iscritto in Seminario. Suo zio Michele Banfi (ispiratore di molte sue macchiette) lo vedeva (affettuosamente parlando) già Cardinale se non addirittura Papa! Ma senza nemmeno prendere i voti, uscì dal Seminario ed iniziò, nei locali del posto come imitatore, cantante e batterista. Dopo l'incontro con Arturo Vetrani, intraprese la strada dell'avanspettacolo e si tasferì, non ancora diciottenne e con grande disappunto del padre, a Napoli ove incontrò i primi modesti successi.
Cambiò il suo primo nome d'arte (Lino Zaga) con quello che lo rese poi famoso in tutto il mondo. Fu grazie ad un suggerimento del principe Antonio De Curtis in arte Totò, il quale sosteneva che i diminutivi dei nomi portano "bene" (Lino è il diminutivo - vezzeggiativo di Pasquale), ma i diminutivi dei cognomi portano "male". Scelse così il cognome d'arte da un registro di una classe di scuola Elementare (l' amministratore di quella compagnia teatrale era anche maestro elementare): uno degli alunni si chiamava Aurelio Banfi.
Si trasferì quindi a Milano ove iniziò a lavorare nei fotoromanzi, ed infine a Roma, nel 1968, al cabaret "Puff" di Lando Fiorini. Lì iniziò il suo (fino ad allora inedito) stile con l'accento pugliese, lo escogitò (ricordando lo zio Michele) per far ridere quel pubblico, mai incontrato prima, più intellettuale, più ricercato e richiedente. Ma la paga era pur sempre misera e Lino Banfi fu costretto ad arrotondare facendo, di tanto in tanto, il cameriere durante le ore diurne. Poi, negli anni 70 incontrò il vero successo popolare, anche grazie al fortunato incontro con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, interpretando moltissimi film di commedia all'italiana ed apparendo in molti spettacoli televisivi. Dagli anni 90, abbandonò il mondo delle farse comiche per abbracciare ruoli artisticamente più impegnati e maturi. Dal 2003 interpretò la fortunata Serie di "Un medico in famiglia" (di Tiziana Aristarco con Giulio Scarpati e Lunetta Savino) vestendo i panni di "Nonno Libero". Innumerevoli i successi e i riconoscimenti.
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