Le poesie di Alessandro Manzoni: Alla sua donna
ID Autore: 2338 ID Testo: 8726
Testo online da domenica 10 novembre 2013 Ultima modifica del domenica 10 novembre 2013 Scritto nel 1802
Alla sua donna
Se pien d'alto disdegno e in me securoAlteramente io parlo e penso e scrivoOltre l'etate e il vil tempo in ch'io vivo,E piacer sozzo e vano onor non curo;Opra è tua, Donna, e del celeste e puroFoco che nel mio petto accese il vivoLume de gli occhi tuoi, che mi fa schivoDi quanto parmi, al tuo paraggio, impuro.Piacerti io voglio; né piacer ti posso,Fin ch'io non sia, ne gli atti e pensier miei,Mondo così ch'io ti somigli in parte.Così per la via alpestra io mi son mosso:Né, volendo ritrarmene, il potrei;Perché non posso intralasciar d'amarte.
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