Testo online da venerdì 24 settembre 2010
Ultima modifica del venerdì 24 settembre 2010
Scritto nel 1854
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L'ennemi
Ma jeunesse ne fut qu'un ténébreux orage, Traversé çà et là par de brillants soleils; Le tonnerre et la pluie ont fait un tel ravage, Qu'il reste en mon jardin bien peu de fruits vermeils.
Voilà que j'ai touché l'automne des idées, Et qu'il faut employer la pelle et les râteaux Pour rassembler à neuf les terres inondées, Où l'eau creuse des trous grands comme des tombeaux.
Et qui sait si les fleurs nouvelles que je rêve Trouveront dans ce sol lavé comme une grève Le mystique aliment qui ferait leur vigueur?
- O douleur ! ô douleur! Le Temps mange la vie, Et l'obscur Ennemi qui nous ronge le coeur Du sang que nous perdons croît et se fortifie!
Traduzione:
Il nemico
Fu la mia giovinezza una tempesta oscura traversata qua e là da soli luminosi. Tuono e pioggia talmente hanno fatto disastri che restano nel giardino pochi frutti vermigli.
Ecco già ho toccato l'autunno delle idee e occorrerà usare pala e rastrello per rimettere in ordine le terre inondate dove l'acqua ha scavato buche come tombe.
E forse i nuovi fiori da me ancora sognati troveranno nel suolo lavato come un greto il mistico alimento che dia loro vigore?
- O dolore! o dolore! rode il Tempo la vita e l'oscuro Nemico che ci rosicchia il cuore, col sangue che perdiamo cresce e si fortifica!
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