Testo online da venerdì 24 settembre 2010
Ultima modifica del venerdì 24 settembre 2010
Scritto nel 1842
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Le mauvais moine
Les cloîtres anciens sur leurs grandes murailles Etalaient en tableaux la sainte Vérité, Dont l'effet réchauffant les pieuses entrailles, Tempérait la froideur de leur austérité.
En ces temps où du Christ florissaient les semailles, Plus d'un illustre moine, aujourd'hui peu cité, Prenant pour atelier le champ des funérailles, Glorifiait la Mort avec simplicité.
- Mon âme est un tombeau que, mauvais cénobite, Depuis l'éternité je parcours et j'habite; Rien n'embellit les murs de ce cloître odieux.
O moine fainéant! quand saurai-je donc faire Du spectacle vivant de ma triste misère Le travail de mes mains et l'amour de mes yeux?
Traduzione:
Il cattivo monaco
I chiostri antichi sulle imponenti mura esponevano in quadri la santa Verità, il cui effetto, scaldando le devote viscere, mitigasse il rigore dell'austerità.
Germogliavano in quelle epoche di Cristo le sementi e più di un illustre monaco, oggi poco citato, scegliendo come atelier il campo delle sepolture, glorificava la Morte con semplicità.
- La mia anima è una tomba che sin dall'eternità, cattivo cenobita, abito e perlustro. Nulla abbellisce i muri di questo chiostro odioso.
Monaco fannullone! quando saprò mutare lo spettacolo vivente della mia triste miseria in lavoro per le mie mani e amore per i miei occhi?
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