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Settembre 2011 - Grazie, Silvio, per non aver messo le tasche nelle mani degli italiani... - Antonino Fleres

 

Gli articoli di Antonino Fleres: Settembre 2011 - Grazie, Silvio, per non aver messo le tasche nelle mani degli italiani...

 
Antonino Fleres

ID Autore: 1
ID Articolo: 15

Testo online da sabato 1 ottobre 2011

 

Settembre 2011 - Grazie, Silvio, per non aver messo le tasche nelle mani degli italiani...

Oops...! Volevo dire: "Grazie, Silvio, per non aver messo le mani nella tasche degli italiani"... quindi, ne deduco (gioco forza) che io non sono italiano... o forse no, tu per "italiani" intendi quelli come te (ricchi, ricchissimi od anche semplicemente benestanti) ai quali, per esempio, entrando in quest'ultima tua legislatura, hai fatto il bel regalo detto dell'abolizione dell'ICI…

Già, l'ICI (Imposta Comunale Immobili)... ovviamente, io che, dopo una vita di sacrifici e stenti, ho potuto acquistare un piccolo monolocale (naturalmente di terza mano) in ultima periferica cintura, ho avuto da te, o generoso Silvio, il grande regalo di non sborsare più la faraonica cifra di ben 96 euro all'anno; ma quelli come te (ricchi, ricchissimi od anche semplicemente benestanti), loro sì che hanno avuto un bel vantaggio potendo risparmiare anche fino a diverse migliaia di euro all'anno per i loro lussuosi appartamenti (super attici compresi) in centro. Sei un vero generoso con gli "italiani", non c'è che dire...
Ma torniamo a me ed al mio dilemma: sono o non sono italiano?

(Mi viene in mente la canzone di Giorgio Gaber: "Io non mi sento italiano", ultimo capolavoro del grande artista, ma sarebbe troppo facile rifarmi esclusivamente ad essa per la mia esternazione...)
Quindi, bando alle ciance: io sono o non sono italiano?

Dunque, giusto per menzionare gli ultimi eventi:
Accisa 6 euro cent (+IVA) su carburanti: il 26 giugno 2011 hai varato un decreto in cui hai inserito una bella accisa (4 cent per emergenza immigrati e 2 cent per emergenza spettacolo (ovviamente +IVA)) sulla benzina... Da quali tasche escono i 7,26 cent per ogni litro di carburante erogato dalle migliaia di pompe in tutta Italia? Ma da tutti gli italiani, ovvio! Peccato però che, statisticamente parlando, 7,26 centesimi al litro causerebbero un aggravio medio per ogni "italiano" di circa 178 euro all'anno e quindi ne si evince che gli italiani ricchi, ricchissimi o anche solo benestanti manco se ne accorgono perché, si sa, per loro, la modica cifra di 178 euro equivale all'acquisto di un insignificante foulard di seta od a una piccola e noiosa seratina in pizzeria (bunga bunga escluso - ecco perché noiosa). Discorso diverso per quegli italiani che per te, Silvio, non sono abbastanza ricch... pardon, "italiani".
Il 5 agosto 2011 hai, giusto per non mettere le mani nelle tasche degli italiani, aumentato i ticket sulle prestazioni sanitarie specialistiche ambulatoriali. Le centinaia di euro in più che sborserà ogni anno ciascun italiano (prendendo i denari dalle proprie o dalle altrui tasche) non sfioreranno nemmeno gli "italiani" che tu, o magnifico Silvio prediligi (ovvero i ricchi, ricchissimi od anche semplicemente benestanti) perché loro hanno la Sanità privata, le convenzioni, le polizze, ecc. Altro che ticket! (e risatina di sospensione)

Sabato 17 settembre, invece, hai dato un colpettino d'aumento all'IVA: dal 20% al 21%: Anche qui una bazzecola per gli "italiani" tuoi adorati. Si parla di una spesa media (aggiuntiva) di poche centinaia di euro all'anno per italiano... (esclusi gli italiani che evadono l'IVA, ovvio...! - anche se, quando un evasore compra anche solo una bottiglia d'acqua al super mercato, l'IVA la paga...). Quindi, o maestoso Silvio, anche in questo caso hai avuto un occhio di riguardo per le tasche degli "italiani" ricchi, ricchissimi od anche solo benestanti, ovvero i tuoi pulcini prescelti, i quali ringraziano e nemmeno se ne accorgono (dell'aumento dell'IVA).

Ma perché, nei momenti di "crisi" in cui i governi sono chiamati a fare cassa e, come in quest'ultimo caso, il disinteressato Silvio non vuole mettere le mani nelle tasche degli "italiani" (ricchi come lui o meno di lui ma molto, molto più di me), nessuno pensa mai alle cose semplici, banali, ovvie, imparziali, logiche ed equanimi?

Faccio un esempio: che dire di una "patrimoniale" (moderata e giusta) cucinata ad hoc per i galeotti? Perché chi ha causato danni (talvolta serissimi) alla Società non deve pagare (anche economicamente) "a vita" per risarcire tali danni? Perché non deve essere chiamato, tra i primi, a contribuire nei momenti di "crisi"? Potrei fare mille esempi, ma mi limito a questo: Un rapinatore (italiano) entra in gioielleria, minaccia (pistola in pugno) la titolare, si fa dare i gioielli, colpisce con il calcio della pistola l'impaurita signora e se ne va. Fuori lo intercetta la polizia, viene sparato qualche colpo di pistola, un passante rimane centrato ad una spalla ed infine, il delinquente viene arrestato. Processato per direttissima, rito abbreviato, sconto della pena ecc., infine condannato a 8 anni. Tra incensura, attenuanti, condizionale, domiciliari, buona condotta e amnistia, come spesso capita, dopo 1,5 anni è di nuovo un uomo (italiano) "libero". Il suo debito con la società è stato pagato. Personalmente sono contento che il soggetto, un tempo brutale rapinatore, oggi sia una persona sinceramente pentita, onesta e seria, ma in verità, il suo debito con la Società non sarà mai estinto perché le persone che ha "offeso" hanno subito traumi (non parlo solo dei traumi fisici) che potrebbero aver modificato in peggio la qualità della loro vita per sempre. Per questo è (a mio avviso) cosa giusta chiedere al "lui" prima che agli "altri" un contributo extra ogni qualvolta il periodo di "Crisi" lo richieda.

Lo stesso discorso che ho fatto per i "galeotti" potrei (voglio) farlo per i condonati fiscali. Non parlo solo degli "ultimi" condonati, ma dei condonati di sempre. Chi più di coloro che, con certe meschine evasioni, contribuiscono grandemente a render vuote le "borse" dello Stato, deve contribuire in primis nei momenti di "crisi"? Perché non fare una patrimoniale (pur sempre correttamente equa) su questi mattacchioni di "italiani" furbi e furboni? In verità, in quest'ultima "manovra fiscale" era stata ventilata un'opportunità di questo (sotto) tipo (patrimoniale sui condonati) ma il generosissimo Silvio (a cui piange il cuore se mette le mani nelle tasche degli "italiani") è riuscito a salvare dal pesante balzello la povera e bistrattata "categoria"...

Le conclusioni sono un po' amare:
Pare proprio che gli italiani ladri e galeotti siano più italiani degli italiani onesti e/o fessi (o (spesso) costretti tali).

 

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