Pittore, scrittore, designer, grafico.
Fu uno dei più grandi artisti del Novecento, ricordato per la sua vastissima attività che spaziò dalla pittura alla scultura, alla fotografia, al design industriale e per il suo enorme interesse per il mondo dell'infanzia. Da bambino e negli anni della sua adolescenza visse, con i genitori, a Badia Polesine nella campagna veneta vicina all'Adige. Nel 1925 tornò a Milano ed iniziò a lavorare come grafico. Nel 1926 entrò in contatto con il movimento futurista e, tra il 1927 ed il 1933, espose alla Galleria Pesaro di Milano. Bruno Munari fu tra i primi ad occuparsi di strutture mobili in filo di ferro e di sculture cinetiche che chiamò "macchine inutili"; la sua "Ora X" del 1945, un orologio nel quale le lancette ruotano su un quadrante privo di cifre, è probabilmente la prima opera cinetica della storia dell'arte. Nel 1942 iniziò una quarantennale collaborazione con la casa editrice Einaudi per la quale disegnò copertine e progettò la linea grafica. Nel 1945 iniziò a scrivere libri per l'infanzia, inizialmente pensati per il figlio Alberto. Nel 1948 fu tra i fondatori del MAC (Movimento per l'arte concreta) che teorizzava il legame tra arte visiva e design. Negli anni Sessanta sperimentò proiezioni e polarizzazioni luminose e si dedicò alla progettazione industriale. Durante gli anni Settanta approfondì i suoi interessi in ambito didattico e nel 1974 ricevette il premo Andersen come migliore autore per l'infanzia. Nel 1977 progettò i laboratori per bambini intitolati "Giocare con l'arte" che presto si diffusero largamente in Italia ed all'estero e furono la prima realizzazione del suo progetto educativo basato sul metodo "fare per capire", infatti Munari, citando un antico proverbio cinese, amava ripetere: "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco." Ottenne varie onoreficenze per la sua vastissima attività, tra cui il Compasso d'Oro, massimo riconoscimento per un designer. Realizzò la sua ultima opera a 91 anni nella sua città natale.
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