Regista, scrittore, mangaka.
Cominciò a lavorare come supervisore nella direzione e nello sviluppo di alcuni anime (cartoni animati giapponesi) della Sunrise Inc., impresa di produzione e studio di animazione. Debuttò con "Macross", una lunga serie animata creata da Kawamori Shoji, e "Macross Plus", quattro episodi che seguono la serie prima citata. Il successo mondiale non arrivò tardi: nel 1998 la serie televisiva animata "Cowboy Bebop" divenne un grande successo; l'anime arrivò anche in Italia e fu mandato in onda dall'emittente MTV Italia il 4 novembre 1999. La trama: Spike Spiegel, cacciatore di taglie, ventisettenne originario di Marte, navigava nello spazio come un cowboy. Era abilissimo nell'uso delle armi da fuoco, abilissimo borseggiatore, grande fan di Bruce Lee e praticante di arti marziali. Il suo modo di vestire lo identificava come un raffinato e triste gentiluomo che portava avanti il peso del passato. Era in cerca di soldi con Jet Black, col quale divenne socio e amico. Anch'egli cacciatore di taglie, trentasettenne, fu un poliziotto su Ganimede, un satellite del pianeta Giove. Si occupava di procurare lavoro a entrambi, era un ottimo pilota, aveva la passione per i bonsai, simbolo di pazienza, e per la musica jazz, chiamò "Bebop" la propria astronave (il bebop fu una branchia del jazz degli anni '40, con capostipite Dizzy Gillespie). A loro si aggiungeranno Faye Valentie, che diverrà una cacciatrice di taglie, Ed, il cui vero nome è Edward Wong Hau Pepelu Tivrusky IV, ovvero una bambina prodigio e un'abilissima hacker, e il cane Ein, una razza molto preziosa. Fayne Valentie ha l'aspetto di una giovane donna, la sua età è a dir poco superiore: diceva sempre di avere 77 anni, avendone passati 54 in animazione sospesa, quindi non invecchiando. Jet e Spike fecero la conoscenza di Faye in un casinò, dove Faye era costretta a fare la croupier per evitare che il suo strozzino l'uccidesse; aveva il compito di consegnare una fish truccata a un delinquente, che per pura coincidenza somigliava tantissimo a Spike. L'errore portò alla conoscenza dei tre. Faye divenne un membro fisso della banda, mentre la conoscenza con Ed fu più singolare. Ein, il cane, si inserì nella ciurma dopo che Spike lo sottrasse a un malavitoso che voleva venderlo al mercato nero. Le avventure dei quattro furono molteplici, ma con il passare del tempo la ciurma si divise. L'anime si articola in 26 episodi, è un eterogeneo miscuglio di western classico e film noir degli anni '40-'50 statunitensi, con caratteristiche scene d'azione Hong Kong style e sofisticate influenze jazz. All'anime seguirono due manga, ovvero fumetti giapponesi, e un film animato, ambientato su Marte nel 2071 dove alla vigilia di Halloween un gruppo di terroristi tenta di diffondere un virus micidiale; Spike e gli altri seguirono il caso impegolandosi in difficili situazioni. Il successo degli anime di Watanabe non si arrestò: nel 2004 uscì "Samurai Champloo", un anime ambientato nel periodo Edo in Giappone, che spazia tra il 1603 e il 1867. La trama: Fuu lavorava in un ristorante dove un giorno capitò un rozzo pirata proveniente dalle isole Ryukyu, del Pacifico Occidentale, abilissimo nel combattimento con la spada in un singolare stile che richiama al tempo stesso la capoeira e la breakdance, dal nome Mugen, che subito creò scompiglio e confusione battendosi contro un ronin calmo e stoico, praticante il Kenjutsu nell'antico stile dei samurai, che si chiamava Jin. I due vennero condannati a morte, ma l'impavida Fuu li salvò e come ricompensa chiese loro di accompagnarla alla ricerca del samurai che odorava di girasoli. L'avventura con non pochi imprevisti vide Mugen e Jin spesso litigare e dividersi, ma sempre riunirsi. Il ritrovamento del samurai che odorava di girasoli, ovvero il padre di Fuu, ormai morente, portò a un ultimo scontro micidiale: le abilità di Jin e Mugen nell'utilizzo della spada erano formidabili nonostante incontrassero avversari imponenti. La storia si rispecchia nei classici film giapponesi che parlano del passato nipponico, ma con colonne sonore hip-hop che modernizzano l'atmosfera. Il titolo dell'anime prende spunto da una parola dialettale di Okinawa, chanpuruu, che può essere tradotta con mischiare, proprio come vengono mischiate le personalità e le storie dei personaggi nella serie. La carriera di Shinichiro continuò con la produzione di un film, "Baby Blue", di "Mind Game" nel 2004 e "Michiko to Hatchin" nel 2008. Fece da supervisore anche per dodici puntate della serie animata "Birdy the Mighty"; collaborò anche ad un adattamento a una live-action di "Cowboy Bebop" insieme a Kenji Uchida, che collaborò anche per la realizzazione di "Gundam", e Keiko Nobumoto, celebre autore di "Akira".
Approfondimenti in collaborazione con:
Scopri di più su: Shinichiro Watanabe