Testo online da lunedì 12 marzo 2012
Ultima modifica del lunedì 12 marzo 2012
Scritto nel 1670
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Il ritorno al paese natale
Miro quel giorno pur, che de' miei giorni sarà fausto preludio alla quiete, ed io, sepolta ogni fatica in Lete, oziosa godrò l'ombra degli orni.
Voi, d'inculte boscaglie ermi soggiorni, province popolate a me sarete; voi, della patria mia rupi secreta, lusingate a letizia i miei ritorni.
Diedero, della luce a' primi inviti, l'euro quivi talor, talor qui l'ostro, aria reciprocata a' miei vagiti.
Ecco, di tufi infranti il picciol chiostro dov'io, per fabricar metri eruditi, sparsi a note latine il primo inchiostro.
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