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Testo online da domenica 2 maggio 2010
| Torino: Castello del Valentino
Il castello del Valentino si trova quasi in centro città, all'inteno del Parco del Valentino in viale Pier Andrea Mattioli sul lato ovest e in viale Virgilio sul lato est (adiacente al fiume Po). Uscendo dal Parco del Valentino, il Castello trova spazio nelle immediate prossimità di Corso Massimo d'Azeglio all'altezza di corso Guglielmo Marconi. Il castello, detto anche residenza extraurbana del Valentino, fu acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia (detto duca Testa di Ferro) nel 1564 come sede di rappresentanza e loisir (luogo ove trascorrere ore libere dal lavoro e di svago).
Il castello del Valentino, ovvero sede distaccata del Politecnico di Torino, che ospita la facoltà di Architettura. Vista lato ovest Corso Massimo D'Azeglio. (2009) L'aspetto attuale lo si deve alla giovanissima Maria Cristina di Borbone-Francia (moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia) che commissionò importanti lavori di restauro a Carlo di Castellamonte. I lavori, che compresero la costruzione delle torri con i tetti alla francese sul lato fiunme e della manica aulica (riservata alla corte), durarono vent'anni, dal 1621 al 1641. Immediatamente dopo la direzione dei lavori passò ad Amedeo di Castellamonte che si occupò delle torrri anteriori, delle gallerie laterali e dell'accesso semicircolare (che fu però demolito nel 1821). I lavori durarono fino al 1660. Tra il 1633 e il 1646 furono decorati con stucchi ed affreschi gli appartamenti del piano nobile grazie ad artisti del calibro di Isidoro Bianchi di Campione d'Italia (affreschi) e i suoi figli Pompeo e Francesco Bianchi (stucchi), Giovanni Paolo e Giovanni Antonio Recchi (zio e nipote - affreschi) e Giovanni Andrea Casella (affreschi). (Degna di menzione la "Sala della Magnificenza" firmata appunto dai Recchi e Casella).
Qui si nota il grande cortile (o corte) a pavimento marmoreo e il suntuoso ingresso con 6 arcate e con in alto lo stemma sabaudo. (2009) Nei primi anni del 1800, il castello venne depredato dei preziosi arredi secenteschi dalle truppe napoleoniche; cominciò così uno stato di abbandono e deperimento che però, fortunatamente, finì nel 1858, quando furono ampliate e sopraelevate le gallerie laterali e, l'anno successivo, l'intero edificio fu ceduto alla Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri. Divenne in seguito proprietà del Politecnico di Torino. Attualmente ospita la facoltà di Architettura.
Così come appariva durante alcuni lavori di reastauro del 2001. (2001)
Il Castello del Valentino lato est, da viale Virgilio. (2007)
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