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Testo online da martedì 20 aprile 2010
| Torino: Ponte Umberto I
Il ponte Umberto I si trova quasi in centro città, unisce, attraversando il fiume Po, corso Vittorio Emanuele II (un tempo corso del Re) dal lato ovest e corso Fiume dal lato est. Sempre dal lato oves del fiume, il ponte Umberto I si trova in immediata prossimità dei dei Murazzi (via dei Murazzi), corso Cairoli, viale Virgilio e viale Umberto Cagni (questi ultimi due viali proseguono all'interno del parco del Valentino). Dal lato est del Po, il ponte finisce su corso Moncalieri.
Veduta lato sud del ponte Umberto I. Sullo sfondo la collina torinese, si notano i due super antennoni sul colle della Maddalena. (2007)
Veduta lato sud del ponte Umberto I (particolare). In fondo si nota il gruppo bronzeo dedicato all'arte (a sinistra) e all'industria (a destra). (2007) Il ponte Umberto I, il più monumentale della città, lungo 124 metri e largo 23, a tre campate, fu iniziato nel 1903 e finito nel 1907, in sostituzione del vecchio ponte sospeso Maria Teresa (costruito, nel 1840, interamente in ferro e cavi d'acciaio). Tra i vari progetti pervenuti al comune di Torino, venne scelto quello dei fiorentini Vincenzo Micheli ed Enrico Ristori. Vennero successivamente aggiunte, nel 1911, le quattro statue bronzee allegoriche che raffigurano l'Arte ("La maestà nell'arte e nella scienza"), l'Industria ("La maestà protegge l'agricoltura e l'industria"), la Pietà ("Sul campo del dolore") e il Valore ("Sul campo di battaglia"). Le statue sono sopraelevate, poste su di un basamento di granito ad ognuna delle quattro testate del ponte e portano la firma di Giovanni Reduzzi (Arte e Industria) e Luigi Contratti (Pietà e Valore). Le statue vennero inaugurate il 20 settembre 1911 alla presenza del re Vittorio Emanuele III successore del celebrato re Umberto I (quest'ultimo detto il "re buono"). Il ponte Maria Teresa (dal nome della regina Maria teresa d'Asburgo-Este moglie di re Vittorio Emanuele I), progettato dalll'ingegnere Paolo Lehaitre di Chartres, era lungo 184 metri e largo 6 comprese due banchine laterali e correva a 10 metri sopra le acque (5 metri in caso di piena). Aveva la struttura quasi completamente in ferro (non per nulla il suo secondo nome era "ponte di Ferro"), ed era a campata unica, sorretto da possenti cavi d'acciao posti su quattro torri circolari ornate di fregi; le torri erano alte 14,10 metri ed ubicate ai lati del ponte su possenti basamenti di cemento. Era posizionato qualche metro più a nord rispetto all'attuale ponte Umberto I (infatti venne abbattuto quando il nuovo ponte Umberto I era già in fase avanzata di costruzione). Fu costruito da una società privata in cambio dei diritti di pedaggio per 70 anni a favore del signor Luigi Bonardet di Lione; la concessione porta la data dell'15 febbraio 1840. Inizialmente molto robusto (oltre che bello a vedersi), già nel 1879 iniziò a regalare guai dovuti principalmente alle rottura dei cavi. Nel 1881, a seguito dell'acquisto da parte del Comune di Torino, venne abolita la tassa di pedaggio, ma ormai, il ponte cominciava a deperire a causa della sacarsa manutenzione. Cosìcché si decise di abbatterlo (verrà abbattuto nel 1906), ma nel frattempo, nel 1897, venne chiuso al pubblico per motivi di sicurezza.
Il Valore. (2007)
Il Valore. (2007)
La Pietà. (2007)
Ingresso al ponte da corso Vittorio Emanuele II, sulla destra il gruppo bronzeo de la Pietà. (2009)
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