ID Autore: 1
ID Articolo: 36
Testo online da lunedì 23 novembre 2015
| Arredi da incubo...
Passeggiare: ecco la cosa più bella. Si incontra sempre qualcuno: amici o conoscenti. Qualche giorno fa mi è capitato di incontrare Andrea C. (non posso svelare l'identità a causa della legge sulla privacy legata ai fatti raccontati qui sotto). Aperitivo al bar e le solite due chiacchere. Poi: "Sai cosa mi è capitato?" "Cosa?" "Volevamo cambiare il soggiorno... e quello che doveva essere un vento di rinnovamento in casa si è trasformato in... bufera da incubo!"
Antiestetici supporti dentro uno scaffale a giorno... che senso hanno? Si tratta di ripicca del "falegname" verso i Clienti "scomodi" e o "antipatici" o di pura incapacità, imperizia, non professionalità, ecc...? Ho chiesto ad Andrea, dopo che mi ha raccontato tutta la storia, se avesse conservato qualche promemoria, qualche foto, qualche e-mail, ecc. Ecco quindi che pubblico per intero una e-mail spedita da Andrea al titolare del Mobilificio (di cui anche in questo caso non posso fare il nome).
Prima però riassumo brevemente la crono storia:
Fine Agosto: prima visita al punto vendita. Settembre: ordine con versamento anticipo del 30%. (tot. spesa circa 5k euro - consegna prevista metà ottobre) Fine Ottobre: sollecito da parte di Andrea. (Risposta: i mobili sono arrivati, aspettiamo che il falegname costruisca / assembli i pezzi fuori standard). (I pezzi fuori standard consistono in un rialzo del mobile standard di circa 36 cm che comprende due scaffalature a giorno e due con antina a ribalta) Inizio Novembre: idem come sopra. Qualche giorno dopo: idem come sopra. Qualche giorno dopo: protesta accesa (via e-mail) da parte di Andrea. Terza settimana di Novembre: telefonata da parte del Mobilificio: la consegna dei mobili è prevista per il 17 novembre, è necessario saldare il tutto per poter avere il nulla osta della consegna.
Andrea salda.
In questa immagine un particolare dei cassetti. Data la conformità delle placche di questi ultimi, si evince che i cassetti sono montati troppo in alto, difatti durante la seconda tornata del montaggio, i cassetti, o meglio: le guide dei cassetti, sono state tutte smontate e poi rimontate più in basso... (i montatori della prima tornata volevano tagliare le placche...) Il 17 novembre, giorno della consegna, Andrea prende un giorno di ferie. Alle ore 8:00 arrivano i montatori (2 uomini di cui uno è il falegname che si occupa di assemblare / costruire / adattare / modificare i pezzi fuori standard). Alle ore 9:30 tutti i pezzi sono stati scaricati dal furgone. Uno dei due operai comunica ad Andrea che i pezzi fuori standard non sono stati costruiti / assemblati perché il falegname non si fidava e perciò voleva prima montare i mobili standard, poi prendere le misure di persona. Alle 17:30 di sera gli operai avevano "finito" il loro lavoro ma il mobilio così come si presentava non poteva essere utilizzato... non era stato possibile (non si sa se per imperizia o fatalità) montare diverse ante, le placche dei cassetti, la scrivania (misure sbagliate - 2m anziché 1,8m), ed alcuni pezzi erano da sostituire perché involontariamente danneggiati durante il montaggio...
Fine della storia? ... macché!
Ecco la e-mail che spiega il tutto molto più (e meglio) delle mie parole...
Un particolare emblematico di tutta la vicenda: una antina completamente fuori asse rispetto alla linea verticale dei cassetti sotto... si vede persino un po' di luce tra l'anta e la spalla... (ma il montatore risponde: "Anche l'altra è così...!") Sig. Xxxxx, buongiorno. Nello scusarmi per il tempo che La occuperà leggere la presente, mi chiedo e Le chiedo: Come può un falegname professionista montare una scaffalatura a giorno servendosi di vistosi ed antiestetici supporti di plastica bianchi anziché normalissimi tasselli interni? Specialmente quando il lavoro è a complemento di una scaffalatura già esistente ove non vi è traccia (ovviamente) di tali antiestetici supporti in plastica?
Mi chiedo e Le chiedo: Come può un falegname professionista rifilare una scrivania e non riportare sul lato tagliato i fori necessari per il montaggio (anche questo con tasselli interni)?
Lei (Sig. Xxxx) mi dice che non devo assolutamente pensare alla malafede di alcun falegname. Ebbene voglio crederle: mi dica Lei di cosa parliamo allora: di imperizia? di non curanza? di improvvisazione? di insufficienza?
Un'altra domanda a cui non trovo risposta è questa: perché ieri (21/11/2015) i montatori sono arrivati a casa mia alle 16:30? Quando ormai la giornata di lavoro era praticamente giunta al termine? Eppure tutti erano al corrente che il lavoro da fare era tanto. Difatti, i nuovi montatori (il Sig. Yyyyy ed il suo collega), hanno dovuto lavorare per circa due ore solo per rimettere a posto tutti e 8 i cassetti che erano stati montati male (imperizia?) dai montatori precedenti (il Sig. Zzzzz ed il suo collega). Come Lei sa, le guide dei cassetti erano state montate più in alto del dovuto e ciò impediva alle ante soprastanti di aprirsi e chiudersi. I montatori precedenti volevano tagliare le placche esterne dei cassetti... meno male che non l'hanno fatto...
La cassettiera: come si vede, quando è stato montato l'ammortizzatore superiore (per il primo dei tre cassetti), l'avvitamento non ha avuto un esito positivo ed il foro vite si è spanato. Il montatore ha cercato di fare un altro foto alla struttura dell'ammortizzatore ma forse il piano non ha avuto esito positivo (nemmeno questo...) Alle ore 20.00, giustamente, i nuovi montatori hanno voluto andare via (Le confesso che anche noi eravamo (e siamo) molto stanchi), ma le cose da fare sarebbero state ancora tante: le antine di vetro non tengono la calamita, alcune ante ribalta non hanno gli ammortizzatori, alcune ante non sono in linea con i cassetti sotto ma presentano un vistoso ed antiestetico scostamento (forse anche perché le basi del mobilio non sono state messe in bolla ad inizio lavori?), i cassetti della scrivania non hanno le maniglie ed uno tra questi (il superiore) non ha il sistema di ammortizzazione (tra l'altro, anche la cassettiera è da sostituire (non i cassetti) perché (credo io, ma potrei sbagliare) chi ha montato l'ammortizzatore del cassetto superiore, ha spanato il foro ed è quindi (ora) impossibile fissare tale ammortizzatore), per finire manca ancora un ripiano in una delle due ante centrali inferiori. (ed altro, di cui ora non ho memoria) Dopo che i montatori sono andati via (loro avevano fretta e noi non potevamo di certo trattenerli per verificare il tutto insieme), ci siamo accorti di un'abrasione sul piano TV, che andrebbe quindi sostituito. Ci siamo accorti anche che, in una delle antine di vetro, le viti che fissano le cerniere (sia la superiore che la inferiore) hanno provocato due forellini che, purtroppo, si notano dall'esterno (un po' come già successo per l'anta ribalta laccata bianca di cui è già a conoscenza): anche questa antina andrebbe sostituita. Nel caso servissero, ho fatto alcune foto.
Ora: io capisco e prendo atto che Lei sia disponibile a cambiare i pezzi difettosi o involontariamente danneggiati dai suoi collaboratori durante il montaggio, ma tutta questa vicissitudine di eventi, per noi, si è tradotta e si traduce in un danno.
Forse qui è caduto un cacciavite o una tenaglia durante la fase di montaggio? Prima non c'era... Parlo di un danno economico visto che siamo costretti a riempire alcuni scaffali per poi svuotarli e poi riempirli nuovamente (in conseguenza del fatto che alcuni pezzi vanno sostituiti); per ciò che riguarda la scrivania, ho smontato l'ufficio (PC, 2 monitor, router, switch, 2 stampanti/fax e tutta la cavetteria) già 2 volte ed ora dovrò farlo per la terza volta. A parole sembra nulla ma smontare e rimontare l'ufficio richiede un paio d'ore di lavoro ogni volta. Al pari, togliere e mettere oggetti e libri negli scaffali richiede pur sempre qualche ora di lavoro. Dobbiamo ovviamente anche salvare TV ed altri oggetti di vetro o altro materiale fragile che potrebbero subire danneggiamenti involontari durante le operazioni di ripristino scaffalature ecc. E poi rimetterli tutti al loro posto.
Parlo però anche di un danno morale, dato che da quasi una settimana, io e la mia famiglia, la sera, riusciamo a prendere sonno con difficoltà e la mattina ci destiamo con un senso di spossatezza e non, come sarebbe auspicabile, con il fisico e la mente riposate e ritemprate. Ciò a causa dei fatti accaduti martedì sera (17/11/2015), quando il Sig. Wwwww, con l'arroganza e la maleducazione di cui già le ho raccontato, mi intimava di firmare e di pagare una consegna che a mio avviso era avvenuta solo a metà (ma di fatto inservibile). A nulla servirono le mie proteste: per il Sig. Wwwww la "consegna" era sinonimo del fatto che loro avevano scaricato nel mio appartamento i mobili (anche se il montaggio era parziale ed il mobilio non utilizzabile al fine dell'arredo) ed ero per ciò "obbligato" (con il petto del Sig. Wwwww in faccia) a firmare e pagare. Quando è intervenuta mia moglie (dato che ella, quando sotto stress, è molto impulsiva (altri quando sono sotto stress si chiudono nel mutismo)), ho temuto che quelle minacce posturali potessero evolversi in qualcosa di più grave ed il sopraggiunto (ulteriore) timore e l'ulteriore stress mi ha spinto a chiedere aiuto all'Arma dei Carabinieri. Da quel martedì, ancor oggi trascorro le giornate e le nottate con un senso di ansia che Lei può certamente comprendere, anche se, come credo, la controparte Le avrà raccontato "un'altra storia".
Viti troppo lunghe... Le viti erano tutte in un contenitore. Il montatore le ha sparse tutte a terra e le ha cercate una ad una tra le tante... forse ne ha beccate due più lunghe (bastano pochi mm) e non se ne è accorto... Vorrei che questo danno fosse quantificato e che questa brutta esperienza mi venisse in qualche modo equamente risarcita.
La saluto cordialmente chiedendoLe un'ultima gentilezza: per cortesia, appena possibile mi dia un cenno di riscontro alla presente, nonché una data certa per la consegna, possibilmente intesa "chiavi in mano" e, sempre per cortesia, Le chiedo di pianificare l'arrivo dei signori montatori al mattino presto e non alla sera tardi.
Di nuovo buona giornata.
Andrea C.
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