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L'ottusità degli imprenditori. - Antonino Fleres

 

Gli articoli di Antonino Fleres: L'ottusità degli imprenditori.

 
Antonino Fleres

ID Autore: 1
ID Articolo: 24

Testo online da lunedì 23 luglio 2012

 

L'ottusità degli imprenditori.

"Il Politico fa le sue scelte in base alle prossime elezioni, lo Statista in base alle prossime generazioni" – (Alcide De Gasperi).

Chi sono gli imprenditori?

Quando un giorno, lontano nel tempo, mi trovai ad assistere ad una lezione universitaria di economia, il professore diede la definizione di imprenditore: "l'imprenditore è colui o colei che, a fronte di investimenti atti all'acquisto di materie prime o semilavorati, all'acquisto di macchinari tecnologici (e non), all'acquisto di conoscenza (grezza o savia che sia), sia in grado (anche grazie al proprio genio) di produrre servizi, prodotti finiti o semilavorati che inducano al guadagno e all'utile per se, per le maestranze coinvolte e, ovviamente, per lo Stato."

(il codice civile recita: imprenditore: chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.)

Quando invece mi trovo a passeggiare per le vie del centro (e / o della periferia) e mi fermo a fare due parole con i tanti amici, parenti e conoscenti che quotidianamente incontro, mi pare che, nel cosiddetto immaginario collettivo, la figura dell'imprenditore abbia assunto una definizione un po' svisata e travisata.
L'imprenditore, nell'immaginario collettivo, pare sia chiunque. Mi spiego meglio: Pare basti avere una Partita IVA et... voilà... l'Imprenditore è servito! Non solo gli Agnelli, i Montezemolo, i Provera, i Della Valle, i De Benedetti, ecc. Pure i commercianti senza fissa dimora commerciale e, talvolta, senza fissa dimora civico-residenziale, oggi, vengono spesso considerati imprenditori. Idem per tanti Co.Co. & Co. Con o senza P.IVA. Non solo (per la serie "L'inconsapevolezza umana non ha limiti"): molti lavoratori dipendenti (capi e capetti, quadri e/o dirigenti) si autoconvincono di essere essi stessi magnifici imprenditori...

Va bene, andiamo avanti.

Ho conosciuto e conosco moltissimi "imprenditori" che, pur non essendo imprenditori ma semplici commercianti o, addirittura, lavoratori dipendenti con qualche minima responsabilità, hanno come caratteristica principale l'ottusità.

Sono così ottusi che non si rendono conto dell'effetto boomerang delle loro ottuse scelte "imprenditoriali". Il guaio (per i lavoratori subordinati) è che il succitato boomerang impiega alcune generazioni per colpire la cornuta fronte dell'imprenditore difettoso... Ma torniamo a noi.
Il 99 per cento degli "imprenditori" di cui ci stiamo occupando oggi, conosce una sola regola: "Ottieni il massimo spendendo il minimo!". Questa regola non è una cattiva regola (soprattutto non è la sola), ma i cervelli tonti (che sono tanti) la interpretano in malo modo e cioè:

a) "Spendi il minimo!"
b) "Ottieni il massimo! (Sfruttando e calpestando i diritti e la dignità dei lavoratori (indotto subordinato))"

Nel caso A) l'imprenditore ha vita corta: prima o poi chiuderà i battenti perché spendendo il minimo non potrà aggiornare i propri mezzi e le proprie conoscenze e, inevitabilmente, i concorrenti gli ruberanno ogni piazza. Purtroppo, quando dico "prima o poi" intendo da pochi anni a molti anni perché, nel caso di piccolo / grande monopolio, anche se immerso nella sorda ignoranza, l'esercizio potrebbe andare avanti senza grossi problemi anche per decenni (vedi talune categorie di liberi professionisti intoccabili).
Nel caso B) le cose sono anche peggiori perché in molti casi si rasenta la criminalità allo stato brado. Inoltre, il caso B) ricopre il 99 per cento del 99 per cento di cui sopra. Anche qui, purtroppo, il boomerang impiega generazioni per tornare indietro e colpire la testa arci cornuta di chi lo lancia.
Ma dico io: se un imprenditore (presunto tale) sfrutta la propria mano d'opera pagandola pochissimo, forzandola a ritmi insostenibili, costringendola ad accettare situazioni odiose e pericolose, inducendola a lavorare ore e ore gratis (straordinari compresi nel prezzo)...

Oppure:

Se un imprenditore (presunto tale) sfrutta i propri fornitori obbligandoli ad accettare pagamenti a "babbo morto" imponendo prezzi criminali, e, non per ultimo, fregandoli con il trucco del "fallimento" che, di fatto, legalizza la truffa a delinquere...

Dico io: ma tutti questi lavoratori e fornitori (che spesso, di fatto, sono loro stessi pseudo imprenditori) che vengono così vituperatamente sfruttati, spremuti e spolpati... ma come fanno e faranno a comprare merci e servizi che gli "ottusi imprenditori" (scellerati) buttano così bellamente sul mercato?

"Se non paghi chi lavora per te come farà questi a comprare le tue merci?"

L'ottusità degli imprenditori.

La "Cella" di Daniil Sihastrul l'Eremita è una grotta scavata in un roccione sulla valle del torrente Vitau a Putna (Bucovina, Suceava, Romania). In questa Cella il Pio Daniil l'Eremita, nato all'inizio del XV secolo (vero nome: Daniel il Hesychast), già monaco e sacerdote confessore, visse come eremita.
La cella di Daniil l'Eremita è stata inclusa nella lista dei monumenti storici nella contea di Suceava nel 2015.
Daniil fu canonizzato dalla Chiesa Ortodossa Rumena nella riunione del Santo Sinodo del 20-21 giugno 1992, con il nome di "San Pio Daniil l'Eremita", il giorno della ricorrenza è il 18 dicembre.


Negli ultimi decenni sempre più persone hanno accettato lavori sottopagati (perché costretti dalla "fame"), sempre più persone hanno accettato sfruttamenti vari per lo stesso motivo. Negli ultimi decenni sempre più persone e famiglie si sono avvicinate allo stato di "povertà relativa" che è ben più pericolosa della "povertà assoluta" e sempre più persone hanno ridotto (e continuano a ridurre) i propri consumi.
Ma gli stessi "ottusi imprenditori" che da un lato ridono perché ottengono il massimo spendendo il minimo, dopo qualche decennio cominciano a non ridere più perché i consumatori (che sempre più spesso sono gli stessi lavoratori sfruttati di cui sopra) non spendono più.

(La povertà assoluta si misura in calorie: se una persona non è in grado di soddisfare il proprio bisogno di calorie giornaliere (intese come cibo), allora è in uno stato di povertà assoluta. Se invece una persona ha un reddito che non permettee di consumare nemmeno la metà della media nazionale, allora è entrato nel Club dei Poveri Relativi. La "povertà relativa" è ben più pericolosa della "povertà assoluta" dato che la seconda induce la persona alla morte (pace all'Anima Sua) mentre la prima induce la persona ad unirsi con altre pari grado ed organizzare rivolte (a volte ingiustamente sanguinarie) che potrebbero minare lo Stato di Democrazia della Nazione).

Purtroppo, come spesso accade, a rimetterci sono gli onesti. In questo caso intendo (oltre ai lavoratori di cui abbiamo già parlato) gli "imprenditori" onesti che si vedono costretti a chiudere bottega pur non avendo mai sfruttato nessuno. Questi poveri pseudo imprenditori onesti che però non sono più imprenditori in quanto falliti, a loro volta diventeranno (forse) nuovi lavoratori sfruttati e defraudati...

Ecco perché, come al solito, la colpa è del Governo e la negligenza è dello Stato. Ma lo Stato siamo Noi e il Governo è lo specchio del Popolo.

Come se ne esce?

Facile:

Quando andrai a votare alle prossime elezioni, non votare chi ti promette che ti lascerà rubare di più e meglio (sfruttando il prossimo, corrompendo i superiori, evadendo ed eludendo le regole, le tasse, ecc.) anche perché, tanto, non riuscirai mai ad arrivare al livello di malvivenza di chi andrà al Governo grazie al tuo voto (non riuscirai mai ad avere quel potere, quei soldi, quelle amicizie...).

Non scambiare il tuo voto per un biglietto da 10 euro.

Non scambiare il tuo voto per una falsa invalidità (con annessa piccola pensione) che tanto prima o poi dovrai restituire tutto e ti rimarrà solo la vergogna.

Non scambiare il tuo voto per uno pseudo lavoro precario che tanto, prima o poi, anche questo ti si ritorcerà contro (vergogna compresa).

Vota invece chi ti promette che si impegnerà a promuovere il rispetto del prossimo e delle regole del buon vivere (e buon imprendere) e a bocciare chi non rispetta i principi e le leggi più ordinarie.
Se non venderai il tuo voto, il Governo rispecchierà la volontà tua e del Popolo e varerà leggi che imposteranno stipendi minimi anti sfruttamento, oppure tempi minimi per i pagamenti (metterà al rogo i 180 gg, i 360 gg, i 500 gg...), oppure contro trucchi anti evasioni / elusioni varie e finti fallimenti.
Lo sai che nei paradisi fiscali, ovvero nelle banche delle isole Caymann & Co. Ci sono centinaia di migliaia di miliardi di Dollari? (oppure, se preferisci di Euro).

Se vuoi che le cose cambino, non prostituire il tuo voto. Se pensi di essere un imprenditore (anche solo di te stesso), accendi il cervello, pensa e vota per la giustizia e l'onestà.
Buon voto a tutti!

 

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