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Testo online da venerdì 23 febbraio 2007
| 25 febbraio 2007 domenica a piedi
Ennesima domenica a piedi. Sforamenti, superamenti dei limiti entro i quali sono consemtite le particelle di polveri sottili in atmosfera... ahhh... Vallo a dire tu a Veronica che abita a Torino e usa l'automobile solo la domenica per andare a trovare gli anziani genitori che vivono in una frazione a 60 Km da Torino. Durante la settimana, Veronica utilizza i mezzi pubblici sia per andare al lavoro che per uscire (a meno che non sappia di dover rientrare tardi). Senza contare che lei ci tiene all'ambiente e, siccome non guadagna una montagna di soldi, ha rinunciato alle ultime due vacanze estive per avere un minimo anticipo da dare al concessionario per l'acquisto della nuova utilitaria ecologica comprata sei mesi fa. Utilitaria...
Corso Grosseto, direzione ovest, adiacenze cavalcavia. (2000) Insomma, continuiamo a rompere le palle all'automobilista della domenica e poi, per tutta la settimana, assisitiamo allo scempio e nessuno dice niente. Lo scempio? Eccolo: Autocarri, autoarticolati, autobus (autobus, caro comune, cara regione...), bilici e un mucchio di altri mezzi commerciali e industriali pesanti (e anche non pesanti) che ad ogni colpo di acceleratore vomitano quintali di microparticelle nerissime, puzzolentissime e cancerosissime. Sono specialmente, questi di cui parlo, mezzi vecchi e vecchissimi, sarebbero da buttare e invece continuano a circolare. Come mai? Ognuno di loro inquina come ottanta automobili nuove... non è una presa per i fondelli? Certo, chi ha un mezzo commerciale deve lavorare, deve mandare i figli a scuola, ma... allora perché ce la prendiamo tanto con i rapinatori, gli scippatori e tutta la vasta popolazione di ladri e ladroni? Che forse loro non lo fanno per mandare i propri figli a scuola? Mors tua vita mea dicevano gli antichi... Per favore... Chi non ha capitale sufficiente (e non parlo solo dei padroncini) da investire per un mezzo commerciale efficiente... che cambi attività lavorativa! Comunque la colpa non è dei singoli che fanno queste cose, ma del "sistema" che permette loro di farle. Ma non basta. Che dire dei riscaldamenti centralizzati, di tanti palazzoni, che vanno a gasolio e che bruciano a palla anche se fuori, pur essendo inverno, ci sono 19 gradi? Vado in giro per uffici e trovo gente in canotta estiva e finestre socchiuse perché dentro si muore di caldo... ma che ci vuole ad abbassare la fiamma? Anzi perché non sostituire tutti gli impianti di riscaldamento centralizzati o per lo meno modernizzarli? (Per esempio obbligando ad utilizzare i fichissimi pannelli solari?). Ce ne sono ancora molti, di bruciatori, che vanno addirittura a carbone!!! Vuoi dire che un condominio di 60 alloggi la cui caldaia centralizzata brucia carbone, inquina meno della nuovissima utilitaria di Veronica? Già, meglio prendersela solo con gli automobilisti della domenica...
Corso Regina Margherita altezza parco della pellerina (a destra). (2007) Intendiamoci: sono in disaccordo (e molto) con chi continua ad utilizzare la propria auto vecchia e inquinante, sono daccordo nel chiudere i centri urbani ai motori obsoleti (anzi, io li chiuderei proprio, e vai con le passeggiate in centro). Ma non capisco perché non consideriamo motori obsoleti anche quelli dei camion di cui parlo sopra e non consideriamo fuorilegge le caldaie di moltissimi condomini che in un solo inverno inquinano più di come potrebbe fare ogni singolo automobilista (di quello stesso condominio) in tutta la vita. Insomma, continuiamo a mettere in castigo i bambini che mettono il dito nel vasetto della marmellata e lasciamo perdere i grandi che si fanno il bagno nelle lussuose vasche piene di caviale e Asti spumante...
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