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Caro Chiamparino... (lo so che non sei più il sindaco di Torino, ma fa lo stesso) - Antonino Fleres

 

Gli articoli di Antonino Fleres: Caro Chiamparino... (lo so che non sei più il sindaco di Torino, ma fa lo stesso)

 
Antonino Fleres

ID Autore: 1
ID Articolo: 17

Testo online da martedì 6 dicembre 2011

 

Caro Chiamparino... (lo so che non sei più il sindaco di Torino, ma fa lo stesso)

Veramente, il titolo originale potrebbe essere: "Lettera aperta al sindaco di Torino, a tutti i Sindaci d'Italia, e, perché no, a tutti i presidenti delle Camere e dei Senati".

L'oggetto potrebbe essere: "Un modo equo e solidale per educare il cittadino (o meglio: il conducente di veicoli a motore) e per fare un pochino di cassa (il che non guasta mai)".

"Equo" perché oneri ed onori verrebbero equamente distribuiti (quasi) esclusivamente ad onore del merito o demerito.
"Solidale" perché renderebbe giustizia alla classe dei conducenti più moderata, più ligia alle regole, se volgiamo anche un po' più "tonta" quando siede davanti ad un volante. Parlo della classe che rappresenta i "piloti" continuamente vituperati dalle angherie altrui, che subiscono sorpassi modello Rally, chiusure modello F1, e molte altre cattiverie e trucchi stradali di vario tipo.

Caro Chiamparino... (lo so che non sei più il sindaco di Torino, ma fa lo stesso)

Questo "furbetto" a bordo della "Fiat Punto" grigia, è appena passato con il rosso. Tuttavia non mi sentirei di multarlo, il rosso durava già da un po' e nessuno, dall'altra strada, era mai passato, né sarebbe mai passato (intendo in questo "girone" di semaforo)


Prima di passare al dunque forniamo una sorta di premesse o antefatti o prefazioni o qualsiasi cosa dir si voglia:

Prima Premessa: negli ultimi 50 anni, il traffico stradale è aumentato a dismisura ma le strutture urbane ed extraurbane (tralascio volutamente le autostrade di cui non voglio occuparmi in questa esternazione) sono rimaste le stesse o quasi. Va da se che il traffico su gomma non è più scorrevole come poteva essere 50 anni fa, e, anno dopo anno, è sempre più immobile, bloccato, impassibile. Non solo: questa immobilità provoca diversi flagelli a cominciare da un maggiore inquinamento atmosferico: infatti, se un veicolo che percorre 50 Km ad una velocità costante di 50Km/h, nella sua ora di marcia consuma 3 litri di benzina e produce 20 grammi di CO2 e 2 grammi di polveri sottili, va da se che lo stesso veicolo (facente lo stesso percorso), se per colpa del traffico caotico è costretto a fermarsi e ripartire 100 volte, consumerà il doppio, inquinerà il triplo ed impiegherà il quadruplo del tempo per raggiungere l'agognata meta. Ancora: il tempo trascorso nella suddetta condizione di stress da traffico frenetico rende molto più nervoso il conducente che, in alcuni casi, arriva a buttare nel cestino millenni di evoluzione encefalica tornando all'età preistorica quando si era disposti a difendere con la clava anche un singolo centimetro quadrato del proprio territorio (a suo tempo faticosamente conquistato). Ho intenzionalmente tralasciato la questione, non secondaria, del maggiore inquinamento acustico, chimico e di altro tipo ugualmente da imputare alla assoluta confusione del maggior traffico.

Seconda Premessa: circa 30 anni fa (primi anni '80), quando spensierato scorrazzavo bellamente a bordo della mia raggiante AlfaSud (del 1972), dato che già allora, non mancavano ingorghi ed imbottigliamenti vari, e, dato che già allora appartenevo (honoris causae) alla categoria dei sognatori, immaginavo il traffico del "2000" in modo totalmente diverso da quello (invece) odierno: immaginavo strade su più dimensioni, tappeti magnetici stradali, veicoli a propulsione magnetoelettrica, sistemi di controllo del traffico automatici ed elettronicamente evoluti. La "coda" non era da me contemplata nel traffico del "2000".

Terza Premessa: multa per eccesso di velocità. Non voglio polemizzare, ho torto. Andavo ai 72,5 in corso Regina Margherita, nel tratto che dal raccordo di Corso Marche porta (il soffice discesa) in direzione Pellerina (i torinesi possono capirmi e confortarmi con simboliche pacche virtuali sulla spalla). Lì ci sono 3 corsie per ogni senso di marcia, guard rail centrale e telecamere sofisticatissime. Il limite è categorico: 70 Km/h.
Telecamere sofisticatissime? Sì, telecamere sofisticatissime.

Caro Chiamparino... (lo so che non sei più il sindaco di Torino, ma fa lo stesso)

Inutilmente fermi al semaforo "rosso". Non c'è molto traffico, ma nessuno d'all'altra parte transita. Sessanta secondi così non hanno molto senso. Intanto i motori inquinano, intanto i cervelli fremono... e intanto, dall'altra strada non passa nessuno. Telecamere e sensori intelligenti (coadiuvate da software appropriati) avrebbero potuto evitare di far scattare questo inutile "rosso" dannoso per tutti...!


Quarta Premessa: ZTL (zona a traffico limitato) con telecamere intelligenti. In pratica, da circa un paio d'anni, quando si entra nella zona centrale della città di Torino (provenienti da qualsiasi direzione) si viene filmati. Non noi, le targhe dei nostri veicoli a motore. Bene: un software intelligentissimo legge e memorizza in un DB (base di dati) ogni targa che entra nella zona e controlla (confrontando i dati da altri DB) se a tale targa corrisponde un permesso attivo di transito (che può essere giornaliero, o di altro tipo). Se la targa processata non trova, ad essa abbinata, alcun permesso di transito, il software (ecco la botta d'intelligenza) riuscirà a scoprire se il veicolo è stato, nei minuti successivi, stipato in uno dei parcheggi del centro oppure no. Nel primo caso: tutto OK, nel secondo: multa!
Gli antefatti sono finiti, veniamo all'esternazione.

Ma dico io: se esiste questa tecnologia intelligentissima, in grado di leggere le targhe ed incrociare i dati ottenuti con altri dati già archiviati, ecc. perché non utilizzarla in tutti gli incroci semaforizzati (a cominciare da quelli "più caldi") migliorando così "tutto" e "tutti", casse dello Stato comprese?
Mi spiego e tralascio i casi banali, elementari e talvolta truffaldini delle telecamere piazziate nei semafori al solo scopo di multare chi passa col rosso (o col giallo come se fosse rosso): certe "idee" non avrei mai potuto partorirle io.

Ne dico una: le telecamere si accorgono del traffico e regolano la durata del "verde" (e quindi del "rosso"). Banale? Tanto semplice quanto efficace ed efficiente! Capita spesso che ci si debba fermare al rosso del semaforo e trascorrere più del 50% dell'attesa senza veder transitare, sull'altra strada dell'incrocio (quella perpendicolare alla nostra), niente e nessuno; così noi attendiamo ed inquiniamo inutilmente, perdiamo un mucchio di tempo ed aumentiamo il livello di nervosismo... Certo: il traffico dipende, ed anche molto, dalle fasce orarie. Appunto, a maggior ragione! Perché tenere un "verde" per 90 secondi quando ne bastano 20 o quando ne servono 120? Le telecamere, i sensori e i software che rilevano i dati ed elaborano le informazioni, sono in grado di impostare i tempi ottimali "minuto per minuto", no? Secondo me non parlo nemmeno di un algoritmo così complicato... (ZTL insegna...)

Ma la vera chicca è questa: prendiamo piazza Conti Rebaudengo a Torino ed analizziamo uno dei tanti semafori, per esempio quello che da corso Grosseto canalizza il traffico che vuole andare: dritto in Corso Botticelli, a sinistra in corso Vercelli (direzione autostrada) e a destra in corso Vercelli o via Cigna (direzione centro città). Farò un solo esempio che però può essere facilmente esportato in tanti incroci di Torino ed in tanti incroci di tante città d'Italia: Dunque, vogliamo collocare delle telecamere intelligenti, coadiuvate e guidate da software intelligenti (al pari di quelli menzionati prima) che immortalino le targhe ed inoltrino le multe a casa di tutti coloro i quali, forti della propria arroganza e maleducazione, nonché sicuri dell'impunità senza pudore (di cui siamo purtroppo assuefatti), continuano a compiere, aggrappati al volante, i loro gesti osceni quotidiani? Per esempio: sorpassano tutti gli autoveicoli che, pazientemente, stanno in coda sulla corsia riservata a chi deve girare a sinistra; ma lo fanno utilizzando la corsia riservata a chi, invece, deve andare dritto (o a destra) e, giunti in prossimità dell'incrocio, appena scatta il verde, mettono la freccia a sinistra, tagliano la strada a chi pazientava sulla corsia di sinistra, bloccano il traffico di chi deve andare dritto e, col sorriso al vetriolo e con il dente che emana il luccichio abbagliante di "Willy il Coyote", felici e incuranti dei clacson esasperati di chi dietro deve, come al solito, subire, prima o poi passano. Vogliamo o no far comparire una volta per tutte, sul parabrezza delle auto di questi bellimbusti, la scintillante scritta "Game Over"? Vogliamo finalmente ed una volta per tutte fare cassa alla faccia di questi conducenti (loro si credono "piloti") insolenti, recidivi e tracotanti? Ovviamente, il software intelligente, volendo, può dar misura alle contravvenzioni in base alla frequenza del vizio: Fai il furbo tutti i giorni? Ogni giorno il balzello sarà più salato!

Basterebbe una multa di 10 euro a "furbata" (contando le telecamere poste solo nei principali incroci) ed in un solo giorno, il Comune di Torino incasserebbe tanto da portare la durata dei biglietti del bus da 70 minuti a 180 minuti senza perderci una "lira" (Caspita! Questa si che è una bella idea). Dopo una settimana potrebbe comprare un autobus super ecologico e super fico. Dopo un mese potrebbe progettare e costruire nuove corsie preferenziali per il trasporto pubblico.

Insomma, forse esagero un tantino, ma, caro Chiamparino, sarebbe ora che a pagare fossero i furbi, gli arroganti, gli usurpanti (io li chiamo "mentecatti" e non parlo solo di chi "scorrazza" villanamente per le strade su due o quattro o ventiquattro ruote).

Caro Chiamparino: che ci azzecca una multa da 69 euro a chi supera il limite di 2 KM/h (limite 70, velocità 72,5) quando negli incroci e tra i semafori cittadini vige il caos e vince il più impudente e menefreghista a danno di chi, invece, rispetta, tapino, le regole?

Sindaci di tutta Italia! Usate finalmente la tecnologia! Piccoli software per grandi elaborazioni. "Incrociando" i "dati" si ottengono informazioni insperate e, soprattutto, nascoste ai più (Fisco in primis).

Facciamo pagare finalmente i soliti "Furbi"?
Ciao!

 

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