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Jeff Buckley
Jeffrey Scott Buckley
29 maggio 1997
Memphis, Tennessee - U.S.A.
Fu un giovedì di 26 anni fa
Aveva 31 anni
Nacque il
17 novembre 1966
Anaheim, California - U.S.A.
Fu un giovedì di 57 anni fa
(A cura di Riccardo Zucaro)
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| Cantautore. Figlio di Tim Buckley e della violoncellista Mary Guibert. La madre divorziò dal marito per risposarsi con Ron Moorhead. Jeff cominciò ad avvicinarsi alla musica suonando la chitarra e diplomandosi nel 1985. Iniziò la carriera di musicista e cantante cinque anni dopo, insieme al produttore musicale Hal Willner, che lo invitò a suonare al "Greetings for Tim Buckley"; momento fondamentale per Jeff che conobbe Gary Lucas, con il quale scrisse brani famosi come "Grace". Nel 1992 la svolta discografica: Jeff firmò un contratto con la Columbia Records; dopo uno showcase tour tra U.S.A. e vecchio continente, pubblicò il suo album, "Grace". In quest'album Jeff suonò la chitarra, l'organo, l'harmonium e fu accompagnato al basso da Mick Grondhal, Matt Johnson alla batteria e Gary Lucas alle chitarre. Ottenne il disco d'oro in Francia e Australia, si esibì con Luciano Libague per le date del tour italiano. Jeff ottenne un successo immediato. Tra gli anni 1996 e 1997 lavorò al nuovo album, che però non vide pubblicato. Il titolo è "Sketches for My Sweetheart the Drunk". Il 29 maggio 1997 si recò all'aereoporto di Memphis, decise in compagnia di un amico di fermarsi sulla riva del Wolf River; si immerse nel fiume vestito e morì; le indagini stabilirono che non era sotto effetto di droghe né di alcool. Successivamente alla sua morte, uscirono altri album, come "Mystery White Boy" del 2000 e due live, uno a Chicago nello stesso anno e l'altro a Olympia nel 2001. Una delle sue più conosciute canzoni è la cover di Leonard Cohen "Halleluja".
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