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Almanacco del giorno 24 marzo:

Oggi Nacque: Luigi Einaudi, Harry Houdini, Clyde Barrow, Steve McQueen

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375
Luigi Einaudi
24 marzo 1874
Carrù, Cuneo - Italia
Fu un martedì di 150 anni fa

Scomparve il
30 ottobre 1961
Roma - Italia
Fu un lunedì di 63 anni fa
Aveva 87 anni

(A cura di Antonino Fleres)
http://www.quirinale.it/

 

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Politico, giornalista, docente.
Dopo la laurea in legge, iniziò la carriera di docente al Politecnico di Torino e alla Bocconi di Milano in materie scientifico economiche. Parallelamente a questa, iniziò la carriera di giornalista scrivendo articoli di economia e finanza per moltissime testate giornalistiche. Cominciò poi a ricoprire ruoli di prestigio anche in campo politico, fino ad assumere la carica di presidente della Repubblica Italiana nel 1948.
Pubblicò moltissimi saggi sopratutto di natura economica ed ebbe molti riconoscimenti anche internazionali.

Speciale: tutti i presidenti della repubblica italiana

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378
Harry Houdini
Erich Weiss
24 marzo 1874
Budapest - Ungheria
Fu un martedì di 150 anni fa

Scomparve il
31 ottobre 1926
Detroit - Stati uniti d'America
Fu un domenica di 98 anni fa
Aveva 52 anni

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Illusionista.
Iniziò la sua carriera nel 1882 nei circhi americani come contorsionista e trapezista, finché non si ispirò di un certo Jean Eugène Robert Houdin (1805-1871), il più grande illusionista francese dell'Ottocento, e decise di seguirne le orme. Aggiunse una i a quel nome e creò il suo nome d'arte. Divenne famosissimo per i suoi numeri spettacolari. Fu definito il re della fuga poiché la sua specialità era quella di farsi immobilizzare, collocare nei posti più bizzari (sott'acqua, sottoterra) e quindi liberarsi. Fu definito anche lo smascheratore di maghi e medium ciarlatani, poiché amava svelare nei suoi spettacoli i loro trucchi. Forse due pugni allo stomaco da parte di uno scettico spettatore una delle cause all'origine della sua morte prematura.

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377
Clyde Barrow
Clyde Chesnut Barrow
24 marzo 1909
Telice, Texas - Stati Uniti d'America
Fu un mercoledì di 115 anni fa

Scomparve il
23 maggio 1934
Sailes, Louisiana - Stati Uniti d'America
Fu un mercoledì di 90 anni fa
Aveva 25 anni

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Gangster.
Diventò tristemente famoso quale complice di Bonnie Parker sua compagna di rapine e fidanzata. Si conobbero nel 1930, dopo il crollo di Wall Street, e circa due anni dopo iniziarono la loro carriera insieme di fuorilegge rapinando ristoranti, negozi e banche. Durante le rapine uccisero 12 persone, perlopiù agenti di polizia. Furono uccisi nel 1934, dopo un'inseguimento attraverso 9 stati durato molti mesi, in un'imboscata tesa dai polizziotti del Texas e della Louisiana che non lasciarono loro il tempo nemmeno di sparare un colpo.

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379
Steve McQueen
Terence Steven McQueen
24 marzo 1930
Beech Grove, Indiana - Stati Uniti d'America
Fu un lunedì di 94 anni fa

Scomparve il
07 novembre 1980
Juarez, Messico - Stati Uniti d'America
Fu un venerdì di 44 anni fa
Aveva 50 anni

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Attore.
Ebbe un'nfanzia difficile, dato che suo padre abbandonò la famiglia quando lui era ancora in fasce e così sua madre lo affidò ad uno zio per 9 anni. Tornò poi a vivere con la mamma ed il patrigno, ma, a 13 anni finì in riformatorio e lì rimase per 18 mesi, poi si arruolò nei Marines e, finita la ferma di 3 anni, a soli 17 anni, si trasferì a New York per frequentare una scuola di recitazione finché, nel 1955 entrò all'Actor Studio ed iniziò a lavorare con piccole particine nel cinema ed in TV. Fu proprio grazie alla serie televisiva 'Wanted: Dead Or Alive', che Steve McQueen conobbe il primo successo, grazie al quale potè tornare in grande stile nel mondo del cinema, debuttando con 'Lassù qualcuno mi ama' di Robert Wise del 1956 con Paul Newman e Anna Maria Pierangeli. Fu però consacrato al grande successo grazie al film 'I magnifici sette' del 1960. Tra i tanti successi del grande schermo ricordiamo i film 'Quelli della San Pablo' del 1966, 'Boon, il saccheggiatore' del 1969, 'Papillon' del 1973. Ricordiamo la sua passione per le corse in auto (ed in moto) che lo portarono a girare, in alcuni film, diverse scene senza controfigura come per es. nel film '24 ore di Le Mans' del 1971. Ultima sua apparizione nel 1980, nel film 'Il cacciatore di taglie' di Buzz Kulik. Scomparve a causa di un male incurabile.

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Oggi Scomparve: Giulio Verne, Albert Lozeau

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121
Giulio Verne
Jean Jules Verne
24 marzo 1905
Amiens - Francia
Fu un venerdì di 119 anni fa
Aveva 77 anni

Nacque il
08 febbraio 1828
Nantes - Francia
Fu un venerdì di 196 anni fa

(A cura di Laura Fleres)
http://www.jules-verne.net/

 

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Scrittore.
Primo dei cinque figli del procuratore legale Pierre, a soli 11 anni cercò di imbarcarsi come mozzo su una nave in partenza per l'India; ricondotto a casa si rassegnò a frequentare il Collegio Reale di Nantes. Nel 1847 si recò a Parigi per portare a termine gli studi giuridici, ma si dedicò soprattutto alla sua prima passione, quella per il teatro. Nel 1863, assieme all'amico Nadar, il celebre fotografo che lavorò al progetto di un pallone aerostatico per le sue foto aeree, fondò la "Società d'incoraggiamento della locomozione aerea con apparecchi più pesanti dell'aria" e nello stesso anno pubblicò il primo romanzo che apriva la serie dei "Viaggi straordinari", raccolta di 62 romanzi e 17 racconti. La passione per il teatro accompagnò tutta la carriera di Verne, tanto che egli stesso adattò le scene per "Il giro del mondo in 80 giorni", "I figli del Capitano Grant" e ""Michele Strogof", testi tra i più celebri del ciclo dei "Viaggi straordinari".

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637
Albert Lozeau
Charles Joseph Albert Lozeau
24 marzo 1924
Montreal, Québec - Canada
Fu un lunedì di 100 anni fa
Aveva 46 anni

Nacque il
23 giugno 1878
Saint Jean Baptiste, Montreal, Québec - Canada
Fu un domenica di 146 anni fa

(A cura di Marcello Comitini)

 

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Poeta
Albert Lozeau nacque in un piccolo villaggio di Saint-Jean-Baptiste, oggi inglobato nel cuore di Montreal. A soli 15 anni venne colpito da artrite tubercolotica alla colonna vertebrale che lo immobilizzò a letto fino al 1904. Di quegli anni il Poeta scrisse: "per nove anni sono rimasto con i piedi allo stesso livello della testa: così ho appreso l'umiltà. Ho iniziato a scrivere versi per ammazzare il tempo, mentre il tempo a sua volta mi uccideva". Un suo amico giornalista dichiarò che in quel periodo il Poeta percepiva "il mondo esterno solo attraverso ciò che vede dalla finestra della sua stanza". A seguito di alcuni interventi chirurgici subiti nel corso del 1903, Albert Lozeau riuscì a stare seduto su una sedia imbottita e a uscire sul balcone nelle belle giornate. Iniziò in questo periodo la collaborazione del Poeta con il giornale canadese "Nationaliste" e con diversi periodici e riviste locali, collaborazione che continuò sino alla sua morte. Nel 1907 Albert Lozeau pubblicò una prima raccolta di poesie dal titolo "L'Ame solitaire", che suscitò giudizi molto favorevoli sia a Montreal sia a Parigi. Attorno a lui si raccolsero diversi letterati canadesi. Una seconda raccolta di poesie dal titolo Le miroir des jours venne pubblicata nel 1907. In essa il Poeta dimostrò una padronanza del simbolismo che entusiasmò i critici del tempo. Durante la Prima Guerra Mondiale e più precisamente nel 1916, Albert Lozeau pubblicò la raccolta di poemi patriottici "Lauriers et feuilles d'erable". Il Poeta morì a Montreal il 24 marzo del 1924 per congestione cerebrale mentre stava portando avanti la revisione della propria produzione poetica. Lozeau rimane uno dei maggiori poeti canadesi degli inizi del XX° secolo grazie alla sensibilità con la quale seppe analizzare, con intimismo e musicalità, ma anche con minuzia e emozione, i più piccoli moti della vita interiore, sia sentimentale che spirituale.

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Oggi nella Storia - Fatti: Eccidio Fosse Ardeatine, Rogo traforo Monte Bianco

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374
Eccidio Fosse Ardeatine
24 marzo 1944
Roma - Italia
Fu un venerdì di 80 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)
http://www.anfim.it/fosse/indexfosse.htm

 

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In rappresaglia all'attentato di via Rasella, compiuto facendo esplodere una bomba nascosta in un carretto della spazzatura (e seguente combattimento di guerriglia urbana), ove persero la vita 32 soldati tedeschi (e due civili italiani, di cui un tredicenne, che in quel momento si trovavano lì per caso) ad opera di un'organo di liberazione clandestino (partigiani dei GAP Gruppi d'Azione Patriottica delle brigate Garibaldi) capitanato da Carlo Salinari detto "Spartaco", il tenente colonnello Kappler dell'esercito tedesco, per ordine dello stesso Hitler, fece fucilare 320 prigionieri italiani, prelevati prevalentemente dalle prigioni di via Tasso e di Regina Coeli, in misura dell'equazione secondo cui avrebbero dovuto perire 10 italiani per ogni tedesco ucciso. Per il luogo dell'esecuzione scelse le cave di pozzolana situate a due chilometri oltre Porta San Sebastiano di Roma. Tra le vittime 12 Carabinieri, 75 ebrei e 13 non identificati. Molti i familiari (padre e figli, fratelli ecc.). In realtà le persone vittime dell'eccidio furono 335 anziché 320. Kappler spiegò che 10 persone in più furono richieste dato che apprese in estremis della morte del trentatreesimo soldato tedesco (rimasto inizialmente solo ferito), mentre le 5 persone in più furono dovute ad un errore nelle liste dato che queste non erano numerate in modo progressivo.

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376
Rogo traforo Monte Bianco
24 marzo 1999
Francia - Italia
Fu un mercoledì di 25 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Intorno alle ore 10:45 un TIR prese fuoco e si fermò all'interno del traforo del Monte Bianco (lato francese). Entro pochi minuti le fiamme, alimentate dalla farina e dalla margarina trasportate dal camion, avvillupparono tutto il mezzo e si propagarono ai veicoli vicini (anche a causa del ritardo della messa in rosso dei semafori). Le fiamme fecero salire la temperatura a livelli altissimi (circa 1.000 gradi) ed i fumi tossici cominciarono ad espandersi per centinaia di metri. Fu un camion belga a provocare il rogo che costò la vita a 39 persone (29 rimaste nei veicoli, 7 in fuga, 2 nei rifugi e 1 Vigile del Fuoco francese. In tutto 16 italiani) e causò oltre 300 milioni di euro di danni alle strutture. Entrò dalla frontiera francese (diretto in Italia) che già una fiammella si intravedeva sotto la motrice, ma, nonostante le segnalazioni degli altri automobilisti, si fermò solo a metà percorso. L'autista del TIR riuscì a scendere ed a fuggire verso la salvezza, ma molte persone non poterono salvarsi perché intrappolate dalla coda di veicoli e confuse dal fumo e dal forte calore. Bruciarono 23 camion, 11 autovetture, 1 moto e 2 mezzi dei soccorsi dei vigili del fuoco francesi. Ci vollero 54 ore per domare il rogo. A seguito della tragedia il tunnel rimase chiuso tre anni arrecando, in Italia, un danno per mancata circolazione di merci intorno ai 3 miliardi di euro. Il processo del 2005 finì con la condanna di tredici dei sedici imputati (la Volvo, casa costruttrice del TIR che prese fuoco, fu prosciolta). La pena maggiore ammontò a due anni e sei mesi di reclusione per il responsabile sicurezza del tunnel lato francese. Le altre pene furono tutte più lievi (l'autista del TIR fu condannato a 4 mesi) e di fatto nessuno fece un solo giorno di prigione. Va infine ricordato il gesto eroico di Pierlucio Tinazzi detto "Spadino", impiegato nella STMB (società che gestiva il lato italiano del traforo), che sacrificò la vita per salvare, grazie alla sua moto di servizio, alcune persone intrappolate nel rogo. Per questo fu insignito della Medaglia d'oro al valor civile. In suo onore ogni sabato di fine marzo viene organizzato un motoraduno, nei pressi del tunnel, chiamato "Memorial Spadino".

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