Archeologo, storico dell'arte antica, politico
Appartenente alla stessa famiglia di papa Alessandro III, dopo il diploma di maturità proseguì gli studi in archeologia presso l'Università di Roma, laureandosi nel 1923. Sposatosi l'anno successivo con Maria Garrone, ebbe due figlie, Marta e Sandra. Con la pubblicazione della tesi sulla città etrusca di Chiusi, vicino Siena, lavorò presso il Museo archeologico di Firenze, occupandosi di etruscologia e dei rapporti con l'arte classica. Nel 1929 ottenne la cattedra di insegnante di archeologia presso l'Università di Cagliari, successivamente a Pisa. Due anni dopo si spostò a Groningen, in Olanda, dove insegnò archeologia classica. Nel 1933 tornò a Pisa, occupandosi di arte classica basandosi sugli studi di Riegl e Wickhoff, entrambi storici dell'arte. Fondò nel 1935, con Carlo Ludovico Ragghianti, uomo politico e storico dell'arte, la rivista "La critica dell'arte", sulla base delle idee dello storico Benedetto Croce. Nel '38 si spostò a Firenze per insegnare archeologia; intraprese interessanti studi sull'influenza che l'arte romana ebbe da quella ellenistica, trovandone la perfetta fusione nella colonna di Traiano. Dal 1956 insegnò a Roma per dieci anni. Raccolte di scritti come "Storicità dell'arte classica" e "Organicità e astrazione" risultarono importanti per il dibattito sull'arte antica. Oltre che di archeologia si occupò di politica: la più famosa rivista da lui fondata fu "Società", dove favorì dialoghi tra intellettuali, trattando argomenti inerenti alla politica. Morì nel 1975, lasciando un importante contributo all'evoluzione dello studio dell'arte antica attraverso l'archeologia.
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