Oggi Scomparve: Mia Martini
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Mia Martini
Domenica Bertè
12 maggio 1995
Cardano al Campo, Varese - Italia
Fu un venerdì di 30 anni fa
Aveva 48 anni
Nacque il
20 settembre 1947
Bagnara Calabra, Reggio Calabria - Italia
Fu un sabato di 78 anni fa
(A cura di Antonino Fleres)
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Autrice, cantante.
Iniziò davvero piccolissima, quando frequentava ancora le scuole elementari, nel 1953, partecipando ad una trasmissione radiofonica nazionale ove fu scelta per cantare una canzone di Natale. Da allora fece molta esperienza a livello locale, finché decise, nel 1961 (a 14 anni), di partire per Milano in cerca del salto di qualità. Il suo primo 45 giri, I miei baci non puoi scordare del 1963 (traduzione di un brano estero), fu l'inizio della grande carriera di successo di Mimì Berté (decise di cambiare nome d'arte nel 1970). Tra i tanti successi di Mia Martini ricordiamo Padre davvero, Piccolo uomo, Minuetto, E non finisce mica il cielo, Almeno tu nell'universo, Gli uomini non cambiano e tantissimi altri. Vinse molti premi, sia per le vendite che per la critica. Si spense prematuramente nel 1995, forse a causa dell'errato uso di alcuni farmaci antidepressivi.
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Oggi nella Storia - Fatti: Strage Mille Miglia
Fu in un rettilineo sulla Strada Statale 236 Goitese, in località Corte Colomba nei pressi di Guidizzolo (Mantova) che avvenne il gravissimo incidente che determinò la fine della famosa corsa detta Mille Miglia (Brescia - Roma e ritorno senza tappe). Mancavano circa 13 minuti al traguardo di Brescia; erano le ore 16:04 quando transitò da lì, in prossimità del Km 21, la Ferrari 335S (che portava il n. 531), pilotata dal ventottenne nobile spagnolo Alfonso de Portago (Alfonso Cabeza De Vaca y Leighton Carvajal Ayre XVII marchese De Portago, XII conte de la Mejorada), che, a causa dello scoppio di un pneumatico (non si sa quale) avvenuto alla velocità di circa 260 Km/h, sbandò a sinistra travolgendo prima un palo del telegrafo e poi, purtroppo, parte della folla; carambolando finì quindi nel fossato del lato opposto. Morirono sul colpo 11 persone: 9 del pubblico (tra cui 5 bambini) e i due occupanti della Ferrari: Alfonso de Portago ed il navigatore, giornalista americano, Edmund Gurner Nelson. Tra la folla ci furono anche 6 feriti non gravi.
Per quella tragedia fu processato (per omicidio colposo) e poi assolto Enzo Ferrari in quanto costruttore dell'auto che provocò la strage.
In quel luogo fu quindi posto un cippo commemorativo ove fu scritto: "Innocenti uomini d'altri tempi -astratta potenza- fuggono la vita e la storia lasciando dietro a sé la strage di uomini d'oggi presenti e felici della calda umile vita innocenti eroi"
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