Oggi Nacque: Nicola Cabibbo
635 Nicola Cabibbo 10 aprile 1935 Roma - Italia Fu un mercoledì di 86 anni fa
Scomparve il 16 agosto 2010 Roma - Italia Fu un lunedì di 11 anni fa Aveva 75 anni
(A cura di Antonino Fleres)
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Fisico.Già da ragazzino manifestò una grande atrazione per l'astronomia e lo studio di ogni cosa che fosse sconosciuta e / o inspiegabile. Si laureò in fisica nel 1958 e nel 1963 pubblicò la sua scoperta che lo rese famoso, ossia l'angolo di Cabibbo che spiegava il cambiamento di stranezza dei quark nelle interazioni deboli. Lavorò come ricercatore e come docente universitario in varie prestigiose realtà di tutto il mondo: al CERN di Ginevra, al Lawrence Radiation Laboratory in California, alla Harvard University di Cambridge nel Massachusetts, alle università di Roma, L'Aquila e in molti altri posti. Fu presidente dell'INFIN, dell'ENEA e della Pontificia Accademia delle Scienze. Fu membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei e della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America. Nel 2008 fu escluso dal premio Nobel per la Fisica nonostante i vincitori (i giapponesi Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa - matrice CKM) abbiano attinto e sviluppato l'originario (e rivoluzionario) progetto di Cabibbo denominato angolo di Cabibbo.Vinse comunque molti premi e onoreficenze tra cui la Medaglia Matteucci, il premio Enrico Fermi, il premio alla Cultura ed altro. Fu medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e cultura e Cavaliere di Gran Croce al merito.
Oggi nella Storia - Fatti: Collisione Moby Prince con Agip Abruzzo
54 Collisione Moby Prince con Agip Abruzzo 10 aprile 1991 Rada di Livorno, Livorno - Italia Fu un mercoledì di 30 anni fa
Alle ore 22:25, il traghetto Moby Prince (della flotta dell'armatore Vincenzo Onorato - Navarma) con 141 persone a bordo, diretto da Livorno ad Olbia, entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo (lunga 280 metri) che era ancorata a circa 3 miglia dalla costa ma, probabilmente, all'interno del cono di divieto di ancoraggio e pesca, nella rada livornese e, sempre probabilmente, con tutte le luci spente a seguito di un guasto alla caldaia con annesso piccolo incendio. Dopo l'impatto, la Moby Prince prese subito fuoco, dato che, sfondando una fiancata della petroliera, venne investita da tonnellate di petrolio, ma i soccorsi partirono in ritardo ed in assenza totale di coordinamento (i soccorritori riuscirono a slire a bordo della Moby Prince solo 16 ore dopo). Morirono così tutti i passeggeri della Moby Prince ad eccezione del mozzo Alessio Bertrand; molti morirono soffocati e dopo molte ore dall'inizio dell'incendio (lo testimona l'elevato tasso di monossido di carbonio trovato nel sengue di moltissimi cadaveri), nessuno a seguito di trauma. Infatti, tutte le salme furono trovate a poppa, come se i passeggeri fossero stati avvertiti e portati al riparo per tempo, prima della collisione. L'equipaggio della Agip Petroli, fortunatamente, non contò nessun ferito. Inizialmente, probabilmente per insabbiare "chissà che", si parlò di errore umano, si disse che c'era la nebbia fitta e la partita di coppa (Barcellona Juventus) in TV... In realtà, molto probabilmente, non c'era alcuna nebbia e la partita non avrebbe incollato agli schermi televisivi l'equipaggio in toto (impedendo così di seguire i segnali del radar)...Successivamente, la Procura di Livorno aprì un fascicolo per omissione di soccorso e omicidio colposo, a carico del terzo ufficiale di coperta dell'Agip Abruzzo Valentino Rolla, del comandante in seconda della Capitaneria di porto Angelo Cedro, dell'ufficiale di guardia Lorenzo Checcacci e di Gianluigi Spartano marinaio di leva. Ma dopo più di 10 anni dalla tragedia, tutti gli imputati furono assolti e la verità continuò ad essere un grande mistero.
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