Politica.
Si rtasferì da Bra a Milano dopo la maturità classica e lì si laureò in lingue e letteratura moderna alla "Bocconi" di Milano nel 1972. Successivamente, nel 1975, entrò attivamente nella vita politica, fondando il "Centro d'Informazione sulla Sterilizzazione e sull'Aborto" ed autoconsegnandosi alle autorità per il delitto di procurato aborto. L'anno successivo, nel 1976, entra a far parte del Partito Radicale che per la prima volta nella sua sotira si presenta alle elezioni. Emma Bonino viene eletta (a soli 28 anni), insime con Marco Pannella, Mauro Mellini e Adele Faccio. Da allora innumervoli furono le iniziative, le campagne e i progetti promossi e portati avanti da Emma Bonino. Tra quelle storiche ricordiamo la campagna pro divorzio e pro aborto. Tra le varie cariche riportate ricordiamo: Segretario del Partito Radicale (1993 - 1995), Commissario europeo dell'Italia (1995 - 1999), Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee (2006 - 2008), vicepresidente del Senato della Repubblica (2008). Ricevette molte onoreficenze tra cui, il 20 marzo 2009, quella di Commendatore della Legion d'Onore "per la sua carriera di militante europea e di promotrice di campagne a favore dei diritti delle donne nel mondo".
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Tratto da "Vieni via con me" di Fabio Fazio e Roberto Saviano, andato in onda il 22 novembre 2010.
"Elenco delle cose che passano sul corpo delle donne" di Emma Bonino:
"Il corpo della donna è un campo di battaglia, dai tempi di Elena di Troia e del "Ratto delle Sabine" fino ad oggi; in Afghanistan e anche da noi.
Qualcuno rideva quando le donne dicevano: "Io sono mia!": c'era poco da ridere, le donne sono di qualcuno, per definizione. Perché sennò il comandamento direbbe "Non desiderare la donna d'altri"?
È sbagliato parlare di diritto all'aborto, si tratta del diritto di diventare madri, per scelta.
Abortire è per molte un'angosciosa necessità.
Ricorrere alla procreazione assistita è spesso un atto d'amore.
Gli uomini che comprano donne sono molto di più delle donne che comprano uomini: non è soltanto una questione di potere d'acquisto.
Non esiste alcun capo di vestiario maschile che copra integralmente un uomo e lo nasconda da capo a piedi.
Chissà se esiste davvero una nipote di Mubarak? Esiste però una Signora Mubarac, in prima linea contro le mutilazioni genitali femminili, e la signora Clio Napolitano.
Molte First Ladies hanno lanciato un applello per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. Lo sapevate? Adesso lo sapete.
Nel 1993 la signora Lorena Bobbit evirò suo marito con un coltello: ci fu molto scalpore per una singola mutilazione genitale maschile, ma le donne che subiscono mutilazioni genitali sono nel mondo 130 milioni: 3 milioni di bambine ogni anno.
In molte parti del mondo si abortiscono sopratutto le bambine, o si sopprimono alla nascita: non servono.
Si calcola che oggi manchino all'appello circa 100 milioni di ragazze.
Le tradizioni, i costumi vanno rispettati, ma il diritto della persona è uno solo: non c'è una legge fuori casa e un'altra in casa, e una ragazza italiana, o pakistana che sia, deve poter decidere dei propri capelli, del proprio vestito, della propria domenica e del proprio venerdì.
In Italia il delitto d'onore è stato abolito solo nell'81. Fino ad allora si poteva uccidere la moglie, la figlia, la sorella con una pena irrisoria se l'assassino sosteneva di aver agito perché offeso nel suo onore; è ancora così in molte parti del mondo.
Insomma, nasciamo pari e cresciamo dispari. Intendiamoci: anche le donne quando fanno le sceme sono sceme forti. Ma una signora ha scritto: "In generale, le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio per essere giuditcate brave la metà": per fortuna, non è così difficile..."
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