Le poesie di Giampiero Iezzi: il cielo blu
ID Autore: 2282 ID Testo: 6976
Testo online da martedì 18 dicembre 2012 Ultima modifica del martedì 18 dicembre 2012 Scritto nel 2012
il cielo blu
Dai e dai dalla mattina alla sera struito dal doloreper la crisi il cervello fa clamore qual organoinsano mentale politico che taglia i letti di ricoveroospedalieri, con la speranza di ridurre il peso socialetroppo denso di disabilità, da ricoverare nella necessità.Detratta è la pensione dalla fame della volontà d'amare il nostro prossimo resta la sconveniente verità chefa male perché diverso è per chi diverso c'è.Siamo i parassiti della bontà, pazienti della caritàaltrui per essere buona carne umana della follia inspecie quelle con patologie terminali non curabile.Eeh la nostra storia umana và con i fatti futuri, nondi certo maturi per eventi di gloria, del mondo che uccide con crudeltà la disabilità pensionata a vita.Signore dal cielo rimanda il bannato Mosè viainternet con la tavola dei dieci comandamenti.Ci sono i ladroni che a man bassa la fanno da padronidei deputati rappresentativi, i pochi onesti son la astimolare i desideri: Hanno bisogno di una nuovapoesia per esternare altra politica gabbata neuroconfusa dalla loro psichiatrica dignità.Per la gravità degli eventi perpretrati c'è la fine del mondo condannati al naturale siamo impauriti a pregare ognuno il suo Dio. Così è la vita! Alla fine verso il cielo blu.
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