"Pulp Fiction" è un film molto bello, statunitense, scritto e diretto da Quentin Tarantino e Roger Avary, della durata di circa 150 minuti, pensato e girato tra il 1992 e il 1994, uscito negli USA ed in Italia quasi contemporaneamente nell'ottobre del 1994.
Subito dopo i primi fotogrammi compare a pieno schermo una scritta che tradotta vuol dire più o meno questo: «"Pulp": 1) Soffice massa umida di materia informe. 2) Rivista o libro contenente argomenti luridi e stampato su carta ruvida e non lavorata».
Il cast è molto corposo: John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Harvey Keitel, Tim Roth, Amanda Plummer, Maria de Medeiros, Ving Rhames, Eric Stoltz, Rosanna Arquette, Christopher Walken, Bruce Willis.
Il genere è un misto, una passata di pomodoro (ecco un'altra definizione di "Pulp") ovvero una moltitudine di generi, primo tra tutti, il "fumetto" imbrigliato nella commedia "nera". Poi vediamo il dramma, i sentimenti romantici, la filosofia "pazza" di strada estrapolata soprattutto dai vari corposi dialoghi ed una buona dose di azione.
Infatti, durante le due ore e mezza di proiezione, non ci si annoia affatto, anzi, anche se il pubblico, a mio modo di vedere, dovrebbe avere almeno 17 anni se non di più.
Posso dire che si tratta di un film molto originale anche per il fatto che i vari "capitoli" del racconto non rispecchiano il classico ordine cronologico, ma vengono presentati rispettando una sequenza (solo apparentemente) casuale. In questo modo Quentin Tarantino riesce a mantenere uno stato di "suspence" praticamente costante durante tutto l'arco della storia narrata.
La storia è in realtà un intreccio di storie che però si incontrano e si intersecano giocando molto bene nel contesto generale. Inevitabilmente, però, il film è dominato da una storia principale ed altre più o meno secondarie, anche se complementari, le quali sostengono e supportano (devo dire: magistralmente) l'intera opera.
Ogni volta che mi capita di rivedere questo film (Pulp Fiction) rimango fermo al mio posto durante tutta la durata della proiezione, ed intanto il tempo vola.
Le canzoni e i brani che compongono la colonna sonora sono anch'esse degne di nota per cui il mio consiglio è quello di tenere il volume alto se possibile.
In definitiva, con questo film (Pulp Fiction), Quentin tarantino ha segnato massiccio un punto di svolta.
Il film è da vedere e da gustare anche se il genere, forse (oserei dire: ovviamente), non è amato da tutti.
Il mio voto è più che positivo. Consigliatissimo.