Scrittore - chimico.
Nacque all'interno di una famiglia di ebrei piemontesi. Laureato in chimica, fu catturato dai fascisti (data la sua militanza nelle file partigiane antifasciste) il 13 dicembre 1943 e deportato inizialmente nel campo di concentramento di Fossoli. Pochi mesi dopo, il 22 febbraio del 1944, con altri 650 ebrei italiani fu traferito ad Auschwitz. Lì stette fino alla liberazione da parte dell'esercito Russo avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu, come egli stesso disse, uno dei pochi a salvarsi (anche grazie al fatto che, pochi giorni prima, si ammalò di scarlattina). La mostruosa esperienza del lager nazista gli ispirò "Se questo è un uomo" (1947), uno dei libri più importanti della letteratura europea, testimonianza sconvolgente della realtà dei lager. Levi presentò il manoscritto alla Casa Editrice Einaudi che decise di pubblicarlo solo nel 1958, ma da quel momento venne continuamente ristampato e tradotto in tutto il mondo. Nel 1962 iniziò la stesura di "La tregua", diario del lungo viaggio di ritorno da Auscchwitz. Altre opere di Primo Levi, tutte pubblicate da Einaudi furono: "La chiave a stella", "I sommersi e i salvati", "Se non ora, quando?", "La ricerca delle radici".
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