Oggi Scomparve: Agatha Christie, Vasco Pratolini
Scrittrice.
Fu una scrittrice di romanzi gialli, una delle maghe del giallo. Le sue opere sono decisamente particolari, piene di intrighi, di intrecci bizzarri, di sorprese, che somigliano a una sorta di rebus contornato da due allegri detective, Hercule Poirot e Miss Marple. Il primo, in particolare, è il personaggio che predilige ed è presente nella maggior parte dei suoi romanzi. Dopo il fallimento del primo matrimonio, Agatha Christie si sposò in seconde nozze con un archeologo inglese molto famoso a cui stette vicino nelle numerose spedizioni all'estero. Da queste esperienze trasse molti spunti per ambientare i suoi numerosi racconti. La sua opera più importante fu "Assassinio sull'Orient Express", del 1935, che racconta l'avventura dello scalognato Poirot trovatosi faccia a faccia con un delitto apparentemente perfetto; ma dopo un'intuizione pazzesca e un intreccio degno solo della Christie, si giunse alla sbalorditiva soluzione del caso. Altri romanzi (impossibile elencarli tutti): "L'assassinio di Roger Ackroyd" del 1926", Non c'è più scampo" del 1936, "Assassinio sul Nilo" del 1937, "Dieci piccoli indiani" del 1939. Il suo ultimo romanzo fu: "Le porte di Damasco" del 1973. La Christie lavorò anche nel campo del teatro, dove il conosciutissimo dramma dal titolo "Trappola per topi" fu ininterrottamente in cartellone dal lontano 1952. Con lo pseudonimo di Mary Westmacott, scrisse alcuni romanzi sentimentali. Le trame dei suoi magnifici libri sono state usate per la realizzazione di alcuni film.
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Vasco Pratolini
12 gennaio 1991
Roma - Italia
Fu un sabato di 34 anni fa
Aveva 78 anni
Nacque il
19 ottobre 1913
Firenze - Italia
Fu un domenica di 112 anni fa
(A cura di Laura Fleres)
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Scrittore
Nacque in una famiglia di umili origini, in uno di quei quartieri popolari a cui spesso fece riferimento nelle sue opere. Trascorse l'infanzia fra le privazioni imposte dalla difficile situazione economica della famiglia, inoltre la prematura scomparsa della madre fu per lui una precoce scoperta del dolore e della solitudine, che ispirò molti dei suoi primi racconti. La sua innata passione per la lettura gli permise di formarsi una cultura da autodidatta. Per vivere esercitò vari mestieri, da cameriere a tipografo; verso i vent'anni entrò in contatto con le riviste culturali fiorentine del tempo e, tra il 1938 e il 1939, fu direttore della rivista "Campo di Marte" insieme con il poeta Alfonso Gatto finchè questa fu soppressa dal regime fascista. Trasferitosi a Roma, militò attivamente nella Resistenza. Nel dopoguerra collaborò al "Politecnico", rivista fondata dallo scrittore Elio Vittorini. Nei primi scritti di Vasco Pratolini è evidente una vena autobiografica; i suoi romanzi e racconti del periodo della guerra e degli anni immediatamente successivi, sono un esempio originale di letteratura sul popolo, sulle classi subalterne. Da tali fonti di ispirazione nacquero alcuni dei suoi libri migliori, tra cui "Il quartiere" (1945) e "Cronaca di poveri amanti" (1947), dove i personaggi agiscono su uno sfondo di lotte individuali e sociali. Con i romanzi "Metello" (1955), "Lo scialo" (1960) e "Allegria e derisione" (1966), diede origine ad una trilogia complessivamente intitolata "Una storia italiana" con cui l'autore volle ritrarre un lungo periodo della vita fiorentina, dal 1875 al 1945, dalle crisi sociali alle condizioni operaie di fine ottocento, al degrado morale della borghesia che si arrendeva al fascismo. Con questi romanzi l'autore suscitò accese discussioni e giudizi discordanti fra i critici. Molti dei suoi testi ispirarono capolavori del grande schermo, come ad es. "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti (1960) e "Le quattro giornate di Napoli" di Nanni Loy (1962) solo per citane alcuni.
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