A mia zia Valentina - Ornella Bianchini

A mia zia Valentina

Cara zia Valentina priva di quel coraggio sono stata
ed è così che ti ho preferita
serbando in me il ricordo di quand'eri in vita
non in questo tuo ultimo tempo
quando su di te soffiava quel terribile vento
quando la padrona della vita... l'agognata morte
immobile sulla tua soglia aveva già deciso la tua sorte
non ho voluto vederti con quel non più... quello stare immobile lì
ed ho preferito ricordarti così...
con quel tuo sorriso
che non mancava mai sul tuo roseo viso
le tue guance un po' arrotondate
sempre di quel roseo sfumate
le tue mani dal lavoro di una vita segnate
con quelle dita ruvide... anch'esse un po' arrotondate
quella costante e inarrestabile dedizione alla famiglia
tutto era per ogni tua figlia
la fedeltà e l'assoluta devozione per il tuo amato marito... lo zio Luigi
a cui un improvviso bianco ha coperto i suoi capelli solo un po' grigi
hai preso sempre pacatamente sia il bene che il male
e con quel pacatamente ad esso hai cercato di rimediare
anche se non ne facevi parte
non te ne sei mai stata a guardare in disparte
sei stata una persona che in un composto silenzio è vissuta
e con lo stesso composto silenzio se n'è andata
perché la vita purtroppo è anche morte
ma la morte fortunatamente ha una diversa sorte
poiché noi questa nostra vita la viviamo
ma ad essa purtroppo non apparteniamo...

cara zia Valentina... buon viaggio
son certa che ti arriverà questo mio messaggio
tua nipote Ornella
ora tra innumerevoli c'è un'altra luminosa stella.

Commento al testo dell'autore Ornella Bianchini:

Questa è la versione iniziale, quella poetica, che ha successivamente dato origine alla precedente... quella che poi è stata letta in chiesa.