Le poesie di Giampiero Iezzi: Seroquel
ID Autore: 2282 ID Testo: 6047
Testo online da domenica 17 giugno 2012 Ultima modifica del domenica 17 giugno 2012 Scritto nel 2012
Seroquel
Elettrauto la vita dal cervello ai piedi in neurologia con quel Seroquel.Lo danno gratis al mercato psichiatrico per lo sballo di chi strilla ineditoil nome di Dio invano per altro e per i dolori con chi sopravvive d'alternativealle aguzzine malattie di cui non si muore mai. Che sfortuna!Parkinson sei terribile, ovunque sei puzzi di marcio medicinaleè l'inferno per l'infermo malato lo rendi falso paziente al tuoservizio per le sevizie quotidiane quelle tue. Maledetto tu sia.Sei micidiale qundo aumenti nel corpo l'aspettativa di morire,laddove ricoverati si respira, per i pini, aria gelata di obitorio,in un contesto di hobby non so più accettarmi con questamalattia è un eterno affare "Lavori in corso" perpetuo sulla pelle mia.Sono il tuo legno obliquo messo in croce come altrie non solo malati parkinsonianiper Pasqua e Natale senza ferie per tutto l'anno ooh Signore.Per non destare sospetti in cielo Elio guarda come tutti noite ooh Signore che siamo i tuoi pesi per te! Specificicome De Stavola sempre in abitudine preghiera.Nella nostra disabilità, la densità è piena.Le nostre anime lacrimando aspettano a vagoni i tuoi miracolisaziali di carità ooh Dio intervieni in noi liberaci dai mendicanti dolorisempre in cerca di fame ciondolando tracimano saliva dalla boccacon le mie dannate poesie come la mia salute priva di prospettive.Infermiere Vincenzo dai portami le pallette per giocarela vita mia a tombola almeno per un po'.
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