I miniracconti di Maria Nardone: Sul lago dorato
ID Autore: 2080 ID Testo: 2689
Testo online da mercoledì 11 marzo 2009 Ultima modifica del mercoledì 11 marzo 2009 Scritto nel 1999
Sul lago dorato
Sul lago il sole che volge al tramonto lascia la sua ultima carezza al giorno che muore, tra gli arbusti nidi di animali acquatici e alghe si specchiano nella sua trasparenza, il salice allunga ancora di più i rami fino a farli toccare la superficie dell'acqua celando agli occhi di chi non vuol vedere l'antica solitudine che nasconde in se.È quasi l'imbrunire, scintilla la scia allungandosi sul lago diventando una lama sottile, presto sparirà e sarà sera.Giovani anatroccoli si dilungano a pigolare tra loro, mentre la luna nascente pigramente arriva da est con ancora addosso il velo di luce che ha schiarito altri orizzonti, si specchia nelle acque appena increspate dalla carezza lieve del vento della sera, il freddo raggio illumina l'acqua lasciando scivolare dal suo pallore polvere dorata. Ombre silenziose nuotano lungo la scia luminosa, formando cerchi irregolari sull'acqua che arrivano alla riva, avvicinandosi al centro del lago, due cigni si osservano, iniziando una danza quasi magica, si sfiorano, sembrano sussurrarsi soavi parole che arrivano al cuore, con dolcezza... si cercano, si allontanano, si trovano, la luna curiosa, in punta di piedi, osserva il gioco illuminandoli con il suo chiarore, loro... come d'intesa, con battito lieve s'involano nella notte serena.
Commento al testo dell'autore Maria Nardone:
Osservazione sul lago in un pomeriggio di settembre...
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