Le poesie di Angelo Michele Cozza: Scatto apotropaico
ID Autore: 1856 ID Testo: 7756
Testo online da martedì 12 novembre 2013
Ultima modifica del martedì 12 novembre 2013 Scritto nel 2013
Scatto apotropaico
Di che ti impicci cuoreperché lo sfondo del malesondi tra le viste del mondoe in un fremere d'orrorene fai rapporto scrupoloso?Desisti e guarda oltreestesi ne sono propaggini e forme:cuore,ne trarresti solo pena e dolore!Il male nasce scotta e vivee terrifica ne è la teratologia!Innumerabili i suoi figlile variazioni e evoluzioni.Desisti prima che ti avvistie riconosciutoti ribelleo avverso al suo dominioti persegua e ti torturi:insaziato ha sempre fame e sete.Mal sopporta affronti e oppositori;vanificata ogni protesta, vendetteinsuffla e probi persegue,pestifero emana i suoi odoricon mastice in ragne imprigiona.Dalla notte dei tempida bene e virtù divorziatotenace reclama il suo regno,a Lucifero avvintopaffuto succhia al suo seno,scelleratezza si leggesui suoi stendardi; mai arreso,mai pago, arruola anime prave;insano e stolto sani irridepensieri e azioni intorbidadesideri e passioni impuri diffonde;coscienze spoglia di bontà e d'amore,a tenebra fonde e tempera ogni luce;essente essere incarboniscee spazzacamino non c'è per i suoi fumi.Da millenni una stirpe di demoniimpegni annota sui suoi taccuini;se cammina, ai bivi, ai trivio ai quadrivi sempre sa dove andare,se inciampa o sta per caderesul male inciso fa perno e si regge.Angeli decaduti o umani lo perpetranoper tenere alta la sua reputazione!
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