Le poesie di Angelo Michele Cozza: Era quasi oltre primavera
ID Autore: 1856 ID Testo: 7614
Testo online da mercoledì 21 agosto 2013
Ultima modifica del mercoledì 21 agosto 2013 Scritto nel 2007
Era quasi oltre primavera
Era quasi oltre primaveraquel tardo mattinoancora sopravvissuto all'oblio.Tu eri dietro i vetriio con uno sguardo fissoin una strada a fissareil tuo balcone chiusoin attesa solo di vedertidimentico di dignità e pace.Forse un incantesimouna fattura o una drogad'amore operava segretaa nostra insaputaper riannodare i due capidi un filo dal caso reciso.-Perché mai sono qui-mi chiedevo-se la questione è chiusa?-Ridicolo quello starelì immobile per orea spiarti sotto un sole ostinato .Ah l'opprimente arsura di tequella sostanza senza sensoche masticavo e dovevo gustare!Sapevo che il tempo realemai è reversibilee che quello che era accadutoera accaduto ma speravoche, non più altera,dopo un'assenza prolungataalla voglia di rivedermiforse lusingata avresti ceduto.Alla certezza che saresti venutaa un appuntamento che non ti avevo datomi aggrappai disperato. E così fu.Se esitasti non lo saprò maima fu un fatto che mi raggiungesti;rimescolammo le carteper un'altra manonel torneo dell'amoree fu un disastro ancora:un successo apocalittico!Non potevi crescere oltrené buttare potevi la tua pellenulla di alato e rosatovi era nel tuo midollo.Stralciata una possibilitàdi essere insieme, chinai il capo:più non apparisti o essenzed'amore spruzzasti sul mio destino.Il meglio che potevo ti avevo datofantasticando un futuro lontanoprima che in lutto cadesse l'avvenire.Qual scheletro di ricordoti mostri, oggi, nota di folliain una volubile e provvisoria vitafatta di niente e vuototra tristi defilés di giorni muti..
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