Le poesie di Angelo Michele Cozza: A venir di primavera
ID Autore: 1856 ID Testo: 5057
Testo online da domenica 20 marzo 2011
Ultima modifica del domenica 20 marzo 2011 Scritto nel 2010
A venir di primavera
Dimmi lampeggio di rapita pupillada dove giunge questa brezza sottileche amorevole il cuore accarezzae come scosso ramo lo fa tremare?Congedatosi l'uggioso inverno,con verdi tratteggi e sfumaturesi va ridisegnando la vita,con alacre passo riprende vigore;altra cromìa di filigranate sensazionicrea amorevoli contrasti all'accostarsidi madreperlacei colori.Oggi spumeggia il mare, brillail verdello tra prosperi pomari;dilaga e ondeggia, tra selvaggi campi,il rosso dei papaveri; brontolanoi turgidi rivi dei botri; vero e rarodopo lungo volo, spietato falcotregua dona ad ansimante preda!Ah precoci annunci di primavera,ripiegare della povertà della terrache ubertosa si arricchisce di fiori,emozioni che accestite e rinverdite,rose e gerani alle finestre del cuorespalancato, da dove lungimiranteuna speranza ben salda guardaun divenire riaffermarsicon occhi d'amore e di illusioni!Riprendimi solare tepore, dilatale sgonfie sacche dell'anima di dolcezza,innalzami fino alla bellezza puratra fermenti di luce e di chiarori;circondato da riverberi e fili doratitrepido e irraggiato, dello sbocciaredi un nontiscordardimé fammi testimone:addolcito dall'evento poi io lo raccolgae sopra come suggello vi imprimal'impronta di un casto bacio auguraleprima che in dono lo offra al mio amore!Ah questo apprendimentodel viver non vano che per noialtriscolari svogliati, non ha mai fine!
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