Le poesie di Angelo Michele Cozza: Non seguire il pendio, fermati
ID Autore: 1856 ID Testo: 1420
Testo online da sabato 12 luglio 2008
Ultima modifica del sabato 12 luglio 2008 Scritto nel 2008
Non seguire il pendio, fermati
Non seguire il pendio, fermatiritorna indietro: ti stupirà ancora la vita! Voltati, allontanati dall'ingiallire del fogliamee dal suo ultimo cadere alle prime brine. Un pulviscolo di sole, un favillar d'astroun nuvola in alto che l'ombraimprovvisa ci dice che passala voce di una folata che si levae squarcia il silenzio che ricadequando essa cessa e tutto taceun volto lieto, una ridente pupillaun riso occasionale tra quelli che parlanouna mescolanza di illusioni e di speranzeancora possono affrescarele pareti del cuore e dare un'emozione. Per la china di morte volontà d'esserepassano solo diligenze per il vuotoe tanti sono i macigni astrattidi un cielo senza senso sul camminodi chi vi transita dal nulla sottomesso. Simula altro viaggio e abbandona la china:opposto cammino sia il tuoancor tutto non evapori tra esalar di respirivolontà di tutto ciò che è vita. È solo nel frinire, pur se stride, che vive la cicala, per espandere la sua essenzasolo sboccia una rosa:i morti son sepolti, le perdite perdutepur su una sgangherata zatteraal naufrago nella canicola o nella burrascapossono comparire altre lontananze.
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