Le poesie di Roberto Filia: La mia casa di ringhiera
ID Autore: 1883 ID Testo: 1346
Testo online da martedì 17 giugno 2008
Ultima modifica del martedì 17 giugno 2008 Scritto nel 2008
La mia casa di ringhiera
seduto all'angolo d'un tavolo d'un barstrano, stordito.. sbronzo di storiedi storie strane, inodori, incoloridi vita passata, vissuta.. perdutae la musica suona malinconiche notee la mente si perde nella nebbiosa brughierae le mie ore sono lunghe e vuotee la pioggia cade sulla casa di ringhierai veli nascondon le tracce del doloredi segni marcati da fatica e sudoredi donne sole che non conoscon amoretrascinando la lor vita colla morte nel cuorestrade bagnate di periferiascelte per sbaglio da gente senza paceangoli sperduti, tagliati da ogni viadove tutto succede.. dove tutto taceseduto sul letto, suono un motivoma non lo canto, l'accenno appenae più lo suono e più mi sento vivoe sento meno grave la mia penaseduto all'angolo d'un tavolo d'un barvedo la vita che mi scorre avantie sò che la gente che mi passa accantofa di me la storia di uno dei tantie la musica suona malinconiche notee la mente è libera e leggerale mie ore non son più vuotee il sole scalda la mia casa di ringhiera!
Commento al testo dell'autore Roberto Filia:
La musica a volte ti trasporta in pensieri avulsi dalle tristi realtà.
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